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Carri armati gonfiabili, uno stratagemma efficace dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi

I carri armati finti sono stati costruiti ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, per ingannare le Forze nemiche sull’effettiva potenza delle risorse degli Alleati.

Per lo più utilizzati nel corso degli addestramenti, questa tipologia di mezzo veniva spesso impiegata in operazioni reali.

I primi modelli sono stati costruiti dagli ingegneri della Eighth Army, un’unità militare operativa del British Army, e impiegati in operazioni offensive e difensive nella campagna del Nordafrica contro le Forze italo-tedesche.

Questi carri armati erano fatti di legno, facili da smontare e da trasportare e successivamente costruiti su automobili per creare l’illusione del movimento.

Durante lo sbarco in Normandia, in particolare nel corso dell’operazione “Fortitude” (nome dato dalle Forze Alleate a una serie di operazioni di depistaggio svolte prima e durante lo sbarco in Normandia nella Seconda Guerra Mondiale), i carri armati fittizi sono stati impiegati per far credere ai tedeschi che le attività si sarebbero verificate sul Passo di Calais, anziché in Normandia.

Un’armata completamente finta è stata la United States Army Group, che cercava di somigliare alle Truppe delle Forze Armate del Generale statunitense George Smith Patton (1885-1945) e, in questa occasione, ha impiegato carri armati gonfiabili, ancora più facili da costruire e trasportare. 

Questi nuovi mezzi, infatti, facilmente realizzabili e molto leggeri, erano costituiti da uno scheletro di tubi in gomma gonfiabili, ricoperti da una tela gommata, che li proteggeva dai proiettili nemici.

Inoltre, venivano seguiti da veri carri armati per far sì che rimanessero tracce di cingoli sul terreno.

Gonfiati nel cuore della notte, potevano essere posizionati ovunque e venivano di proposito mimetizzati in maniera approssimativa, perché gli aerei da ricognizione teschi li potessero vedere con facilità.

Il ruolo dei doppiogiochisti era una parte fondamentale del piano. Questi, infatti, diffondevano informazioni false per rendere tutto più credibile.

A quei tempi, si costituì una nuova unità, nota con il nome di “Esercito Fantasma”.

Composta da circa 1100 militari, si trattava di un’unità strategica di depistaggio durante la Seconda Guerra Mondiale, conosciuta in via ufficiale con il nome di “Truppe Speciali della 23° Divisione”, in codice “Operazione Quicksilver”. 

Queste Truppe, per rendere lo stratagemma il più realistico possibile, impiegarono esperti del suono, architetti e scenografi, tutti provenienti dagli Stati Uniti, con l’ausilio di grossi diffusori che riproducevano i suoni di un’unità corazzata.

Oggi, assistiamo a stratagemmi molto simili.

Il conflitto russo-ucraino, infatti, ha provocato un aumento della domanda di armi e veicoli, con molti alleati che hanno inviato rifornimenti all’Ucraina per aiutare il Paese a difendersi.

Tuttavia, è stata anche riscontrata un’impennata della domanda di veicoli gonfiabili, con l’aumento del 30% dell’attività delle società che operano in questo campo.

Una di queste è l’azienda tecnologica ceca Inflatech.

La maggior parte delle esche che la società produce sono utilizzate principalmente per scopi di addestramento, e i loro prodotti sono “Progettati per ingannare, distrarre, nascondere e proteggere. Lo scopo dell’Azienda è quello di aiutare a evitare vittime e distruzioni, creando così un mondo più sicuro e pacifico”, come si legge sul sito web ufficiale.  

Inflatech, con sede nella città settentrionale di Děčín, produce più di trenta diverse esche militari gonfiabili, dai carri armati ai veicoli corazzati, fino ad aerei e armi di grandi dimensioni, realizzando perfino versioni esca del sistema missilistico HIMARS, un lanciarazzi multiplo leggero sviluppato alla fine degli anni ’90 per l’Esercito degli Stati Uniti, che sono state inviate in Ucraina tra miliardi di dollari di aiuti militari occidentali.

I loro prodotti sono venduti a diversi Paesi membri della NATO e tutte queste esportazioni necessitano dell’approvazione da parte dei loro Governi.

L’Azienda ceca utilizza materiali leggeri, come la seta artificiale. Dunque, il peso totale di un serbatoio finto arriva fino a 100 kg. sono sufficienti quattro soldati per azionare un’esca, con un totale di dieci minuti per scartare e gonfiare un finto pezzo di hardware militare.

Il CEO di Inflatech Vojtech Fresser ha dichiarato:”Preferirei realizzare giocattoli per bambini. Ma prima, dobbiamo garantire loro un mondo sicuro”.

Flavia De Michetti

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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