Da ambientalismo a vandalismo non passa giorno che, non si stia assistendo ad un’escalation di atti d’inciviltà, con la scusante di difendere il pianeta.
Negli ultimi giorni abbiamo visto il moltiplicarsi di questi “gesti dimostrativi” soprattutto a Roma dove, vengono messi in atto, una serie di blocchi stradali improvvisi, da parte di un gruppo denominato: “Ultima generazione” senza che a questi, importi minimamente dei danni che causano, specialmente, come è accaduto, se c’è un’ambulanza che ha bisogno di passare urgentemente.
Questo gruppo si è reso responsabile, seguendo la “scia” delle due ragazze di Londra attiviste per il clima del gruppo: “Just Stop Oil”, anche dell’imbrattamento di un dipinto di Van Gogh in mostra a palazzo Bonaparte.
L’imbambolamento della ideologia “gretina” grazie all’azione costante di un mainstream che imbottisce di un presunto “altruismo climatico”, punta ad infarcire i cervelli di un fanatismo climatico religioso, con i suoi precetti di virtuosismo di vita pura.
Sia mai che a noi venga in mente di metterci in contrapposizione con la santificazione di coloro che, con queste azioni “ambientali”, mettono in atto le loro sacre scritture per salvare l’umanità, perché altrimenti, saremmo bollati a vita quali peccatori infedeli.
In realtà dobbiamo iniziare seriamente a preoccuparci di queste che sembrano azioni non violente perché, non lo sono per nulla.
Sono attività di gruppi strutturati e non le ragazzate a cui si vorrebbe far credere o peggio ancora, derubricarle quasi a giustificarle in nome di chissà quali “ideali”.
Dobbiamo aver ben chiaro che la linea che separa l’idealismo dal fanatismo è molto, molto vicina e il passo che si trasformino in atti di vero e proprio terrorismo, è davvero molto breve.
Posto che risulta difficile capire il nesso tra l’ambientalismo professato da questi gruppi e il distruggere le opere di Van Gogh; forse un sonoro calcio nel culo, potrebbe essere più educativo, ma andava fatto molto prima.
Forse il punto sta proprio qui, insegnare ed educare sono due verbi che probabilmente sono mancati nell’apprendimento di questi “cervelli” e non sono stati capaci di avere una loro evoluzione culturale, senza pensare che, il mondo, non si governa con atti da ecoterroristi, perché è solo la miopia, che produce questo vandalismo.
Il catastrofismo apocalittico pontificato dal “gretismo” appare più un movimento di “radicalizzati fuochisti” che stanno provando ad indebolire l’economia occidentale, a favore invece, del più grande inquinatore del mondo, la Cina.
Un’antipatica contraddizione o un tranello ben confezionato?
Siamo tutti pompieri pronti al sacrificio sull’altare della difesa ambientale, ma attenzione ed essere partigiani climatici perché questo “mostro” sta già iniziando a dare il suo colpo di grazia, con nuove tasse ecologiche.
Finché siamo in tempo, “sgretinizziamoci”!!!
Andrea Caldart