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Ema approva vaccino “aggiornato” senza dati

Se qualcuno pensava che Ema ci riflettesse bene prima di approvare il nuovo vaccino contro Omicron BA.4 e BA.54, beh si sbagliava.

L’approvazione del vaccino è arrivata anche in assenza di pubblicazione di dati che possano supportare la reale efficacia, in quanto, i test su cui si basano gli studi, sono stati fatti solo sulla prima variante Omicorn BA.1.

Francamente leggendo una notizia del genere, è davvero difficile non rimanere sbalorditi dalla ferocia di mettere in commercio un medicinale studiato per una tipologia di variante, abbondantemente superata.

Praticamente dopo l’annuncio della Fda americana quasi in parallelo arriva il via libera dall’agenzia europea per i medicinali Ema, di questo “nuovo” booster che già, in questo suo esordio, ha scatenato alcune perplessità.

Anche perché l’agenzia americana nel suo comunicato ha dichiarato: “uno studio clinico che esaminerà la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità del vaccino bivalente Omicron BA.4/BA.5 in soggetti di età pari o superiore a 12 anni dovrebbe iniziare questo mese”.

Ma allora un vaccino bivalente anti Covid che in realtà è semplicemente “aggiornato” o meglio dire, mirati a coprire il ceppo originario di Omicron 1, che senso ha somministralo se le varianti hanno proliferato e soprattutto si devono ancora fare degli studi?

In realtà quello che sarebbe da capire è perché si allarga una platea di vaccini che sembrano già “vecchi”, visto che gli scienziati ci hanno già detto che di Omicron siamo alla BA.5, un semplice dubbio, crediamo sia lecito.

Ema sul proprio portale scrive: “Il nuovo ciclo è destinato alla popolazione dai 12 anni in su che abbiano già ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro il Covid19”.

E tutti quelli che non hanno fatto manco una prima dose, che dovrebbero fare? Ricominciare con quelli vecchi e non “aggiornati”?

Veramente è davvero difficile capacitarsi a dover continuare a vedere così simili perché, se si seguisse questo iter, nella migliore delle ipotesi questi farmaci non servirebbero a nulla, ma cosa che davvero ci turba moltissimo è che, con buona pace dei più convinti sostenitori, che noi rispettiamo, probabilmente queste fiale sarebbero già tutte scadute e quindi, come si fa a dire ad un giovane prendi una cosa scaduta e prorogata e poi ti do la dose aggiornata?

Forse a noi sfugge qualcosa e ce ne scusiamo se non la vediamo, ma non possiamo invece non preoccuparci del fatto che, non vi sia menzione chiara degli effetti avversi di questo nuovo preparato.

Anche perché Ema, su questo fatto, non ha evidenziato nessuna contrarietà o problematiche di sorta dichiarando: “gli effetti collaterali osservati con i vaccini adattati erano paragonabili a quelli osservati con quelli originali ed erano tipicamente lievi e di breve durata”.

Vale la pena di dire a Ema che effetti collaterali devastanti fin qui ne abbiamo visti anche troppi per questa sperimentazione di massa come, miocarditi, rash cutanei, ai fuochi e ai problemi mestruali e neurologici con l’assoluta complicità dei media generalisti che anche stavolta, non hanno perso tempo nel magnificare l’evento dell’aggiornamento, tacendo subdolamente e pericolosamente, sugli effetti collaterali avversi.

Speriamo solo che stavolta gli italiani siano più attenti, più prudenti, visto comunque l’aumentare dei “malori improvvisi”, delle reazioni avverse che, purtroppo ai molti malcapitati che hanno vi creduto, oggi purtroppo ci testimoniamo che, non potranno più avere una vita normale come quella di prima.

Andrea Caldart

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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