I media ne avevano parlato già alla fine dello scorso anno, ma ora la notizia del via dei vaccini auto-replicanti contro il Covid-19 che vedono il Giappone come apripista della sperimentazione effettuata in Vietnam su 16 mila persone, è a realizzazione imminente.
Il dottor Daniel Nagase, specializzato in Scienze chimiche e biologiche, annuncia che il Governo Giapponese ha ordinato 4,27 milioni di dosi di vaccino auto-replicante con l’intenzione di inoculare milioni di giapponesi. Il processo inizierà ad ottobre.
Ce lo dipingono come un nuovo meccanismo d’azione in grado di aumentare la risposta immunitaria e combattere con maggiore efficacia malattie infettive e tumori, tra cui il coronavirus, ma la realtà a noi in gran parte sconosciuta, è molto più temibile di quanto ci possiamo immaginare.
Chi è Daniel Nagase
Il medico, già nel 2021, aveva salvato pazienti attraverso l’uso dell’ivermectina contro il Covid-19, e aveva cercato di mettere in guardia su quanto stava osservando nei vaccinati con vaccini a mRNA, in particolare su donne in gravidanza e nascituri.
Già da subito ha sostenuto quanto fosse pericolosa l’inoculazione con la nuova tecnologia, capace di modificare geneticamente il genoma umano, e del riscontro di mutazioni genetiche nelle donne vaccinate.
Sempre nello stesso periodo, lanciò l’allarme sulla situazione devastante che si stava verificando in Canada, con un altissimo tasso di feti nati morti da madri completamente vaccinate a mRNA.
Al Lions Gate Ospital di Vancouver, furono registrati, in 24 ore, 13 neonati. In Ontario, nell’arco di sei mesi, si sono verificati 86 casi di morte in utero di madri vaccinate.
Già nel 2021, il database dell’OMS contava oltre 2 milioni di segnalazioni di effetti avversi nelle donne in gravidanza, tra cui
- Morte intrauterina
- Emorragia vaginale
- Miocardite
- Neoplasie cerebrali
- Aborto spontaneo
- Embolia polmonare
- Insufficienza renale
Replicon, il vaccino che modifica il genoma umano
Replicon, – afferma il dottore in una videointervista, – è una nuova iniezione di RNA auto amplificante, capace di creare incessantemente copia di sé stesso, lo scopo è di indurre l’organismo a produrre anticorpi contro le infezioni.
A differenza dei vaccini mRNA basati sulla proteina Spike, il vaccino auto-replicante è in grado di replicarsi provocando alterazioni definitive dello stesso DNA.
Basato su alpha virus naturali, il vaccino in oggetto, ha la capacità di cambiare irreversibilmente il genoma umano, non solo di coloro che si sottopongono ad inoculazione, ma anche di coloro che vengono contagiati da qualcuno vaccinato con il nuovo vaccino.
Il dottor Nagase non nasconde la sua preoccupazione per la resistenza ambientale degli alpha virus utilizzati, in quanto potrebbero causare nuove epidemie letali trasmesse da una specie all’altra, causando inoltre l’alterazione permanente dell’intero ecosistema globale della vita da parte di geni artificiali.
La nuova bomba atomica autorizzata
Il timore è che l’utilizzo degli alpha virus, possa essere una vera e propria arma di distruzione ed estinzione di massa, poiché il potenziale di ricombinazione degli alpha virus utilizzati per la nuova tecnologia, è in grado di alterare chimicamente e geneticamente, e quindi distruggere, il nostro pianeta.
Qualsiasi essere umano che ha ricevuto l’inoculazione, sarà in grado di trasmettere materiale genetico anche ad altre specie, attraverso una semplice puntura di zanzara o per ricombinazione.
Il vaccino ARCT-154, denominato “sa-mRNA” ossia “Self Amplifyng mRNA” (auto replicante), agirebbe secondo un meccanismo d’azione che consente di produrre in autonomia gli anticorpi e replicarsi costantemente, e le dosi da utilizzare sarebbero minori rispetto a quelle impiegate a mRNA.
Dettaglio (non irrilevante): per poter processare il meccanismo biochimico, si sfrutta il virus dell’enecefalite equina venezuelana, con singoli geni che possono causare la malattia nei cavalli e negli esseri umani e si introduce nel corpo umano un secondo gene capace di codificare l’RNA polimerasi, amplificando le stesse molecole e innescando la replicazione di antigeni di proteina Spike costantemente, funzionando di fatto come una “stampante biologica” che fabbrica di continuo proteina Spike.
Le aziende di biotecnologie produttrici, Arcturus (californiana) e Csl (australiana), sperano in una prossima e imminente approvazione anche in Europa.
Attualmente sono 12 i vaccini in sperimentazione ad azione auto-replicante.
Ingrid Busonera