Nell’Aula della Camera è stata approvata ieri con 132 sì, 86 no e 1 astenuto la proposta di legge che punta ad istituire la Commissione d’inchiesta “sull’operato del Governo e sulle misure da esso adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica del COVID-19”.
La disumanizzazione dei protocolli della pandemia con la barbarie dei trattamenti sanitari che hanno subito migliaia di italiani, dimostra solo come il corpo era diventato e probabilmente è divenuto semplicemente solo materia.
Il testo, già passato all’esame del Senato, diventa definitivo.
Uno strumento previsto dalla Legge e fortemente voluto sin da subito dall’Associazione dei familiari delle vittime del Covid19 #Sereniesempreuniti che commentano così la notizia: “Sono passati 4 anni da quando iniziò la strage del Covid che portò via i nostri cari e con loro migliaia di italiani innocenti. I tribunali non hanno fatto altro che archiviare ma ora è giunto il momento di sapere la verità soprattutto sapere chi dovesse fare cosa e perché non è stato fatto. Parliamo della mancata attuazione del piano pandemico, del mancato aggiornamento dello stesso, della mancata zona rossa in bergamasca e tutti gli altri temi che noi, e i nostri legali, continuiamo a sollevare nelle sedi legali e attraverso la stampa. Ci auguriamo che la Commissione lavori seriamente con senso di responsabilità nei confronti di tutti noi che, ancora oggi, piangiamo defunti che potrebbe essere ancora tra di noi”.
“Da 4 anni ci battiamo per ottenere verità e giustizia – commenta Consuelo Locati, del team legale -. Se i tribunali archiviano è giunto il momento che la politica indaghi su scelte politiche che hanno determinato la morte di molti. Ricordiamo che è ancora aperto il procedimento civile e che recentemente abbiamo fatto ricorso alla Cedu per ottenere giustizia in sede Europea”.
Non pensiamo però sia tutto finito qui, anzi questa commissione probabilmente nasce sotto la stella di quello che appare un vero e proprio tradimento civile, per non fare chiarezza su quei sistemi fatti di regole e soprusi senza nessun elemento scientifico.
È comunque fondamentale continuare a battersi perché emerga la vera verità senza nessun scudo “ad personam”, per ristabilire quel patto sociale degno di uno Stato democratico e prima di tutto, in memoria di quel sacrificio patito dalle tantissime vittime che oggi rivive nella memoria dei familiari che lottano per la verità.
Andrea Caldart