Un acceso allarme si è levato dal mondo medico e sanitario italiano contro il disegno di legge n. 1241/24, già ribattezzato “DDL Schillaci”, attualmente in discussione presso la Commissione “Salute, lavoro e politiche sociali” del Senato. A destare preoccupazione è un emendamento all’art. 13 del Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n. 233/1946, che – se approvato – potrebbe segnare una svolta senza precedenti nella gestione degli Ordini professionali sanitari, privando gli iscritti del diritto di voto su bilanci e tasse annuali.
Secondo il comunicato diffuso dalla Società Italiana di Medicina (SIM), il provvedimento rappresenta un vero e proprio “golpe per legge” a danno di medici, odontoiatri e professionisti sanitari: una modifica normativa che permetterebbe ai Consigli Direttivi degli Ordini di approvare autonomamente i bilanci consuntivi e preventivi e di determinare le tassazioni annuali, escludendo completamente l’assemblea degli iscritti da ogni decisione.

Una scelta definita «giuridicamente abnorme» e in violazione dei principi costituzionali di democraticità e partecipazione, come sottolinea l’avvocato Andrea Montanari, coordinatore del Dipartimento Affari Legali di SIM, che ha assunto la guida dell’iniziativa di contrasto: «Nell’inerzia e nel silenzio assordante dei principali sindacati di categoria, si sta tentando di perpetrare un’ennesima abnorme ingiustizia – ha dichiarato Montanari – attraverso il gioco degli emendamenti parlamentari si vuole sottrarre ai professionisti sanitari il confronto democratico e il diritto di voto in assemblea, attribuendo ai Consigli Direttivi poteri autarchici ed illegittimi. Così si cancella, di fatto, ogni controllo sull’operato amministrativo da parte dell’assemblea, con un modello istituzionale che contrasta frontalmente con i principi del nostro ordinamento giuridico».
SIM ha quindi lanciato una campagna nazionale per raccogliere adesioni da parte di medici e operatori sanitari al fine di presentare una formale opposizione giuridica e istituzionale contro l’approvazione della norma. L’iniziativa è gestita dal Dipartimento Affari Legali dell’associazione e si pone come obiettivo la salvaguardia del diritto di partecipazione democratica negli Ordini.
Gli interessati potranno aderire entro il 31 maggio 2025 scrivendo all’indirizzo e-mail affarilegali@societaitalianamedicina.it, indicando i propri dati e la professione esercitata. Le quote di partecipazione pro capite dell’iniziativa verranno comunicati individualmente a partire dal 1° giugno.
«Più saremo, più forte sarà il nostro impatto» – conclude il comunicato SIM – «perché un Ordine professionale senza assemblea non è altro che una struttura svuotata di rappresentanza e legittimità».
Andrea Caldart
Foto copertina: credits www.quotidianomolise.com
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