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Sanità sotto commissariamento: l’appello al Governo per fermare la cessione di sovranità all’OMS

Un grido d’allarme si leva forte e chiaro da numerose associazioni civiche e comitati italiani, rivolto al Ministro della Salute Orazio Schillaci e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: respingete il nuovo Regolamento Sanitario Internazionale dell’OMS. Una richiesta che si fa appello accorato e, insieme, monito severo contro un pericoloso precedente che, se non arginato subito, potrebbe compromettere per sempre l’autonomia sanitaria del nostro Paese.

Dietro al linguaggio diplomatico con cui vengono presentati questi emendamenti internazionali si nasconde, secondo i firmatari della lettera aperta, una clamorosa cessione di sovranità. E lo Stato italiano, così come altri membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, rischia di trasformarsi da soggetto sovrano a esecutore passivo di direttive sovranazionali non elette da alcun popolo, non sottoposte a controlli democratici, né a verifiche pubbliche.

Le parole dei promotori della protesta sono inequivocabili: “Ricadute insidiose, totale opacità, e una responsabilità che graverà interamente sulle spalle del Governo italiano.” È un’accusa pesantissima, che pone l’accento sul pericolo di decisioni vincolanti per il futuro di milioni di cittadiniprese da organismi lontani, scollegati dal tessuto democratico nazionalema capaci di determinare lockdown, vaccinazioni obbligatorie, restrizioni alla libertà personale, e perfino la sospensione del dissenso in nome di presunte “emergenze sanitarie globali”.

L’Italia ha già vissuto, tra il 2020 e il 2022, cosa significhi piegarsi a direttive non calibrate sulla realtà e soprattutto sulla verità scientifica. Sindaci, Regioni, Parlamento e persino il Quirinale si sono appiattiti su protocolli imposti dall’estero, inefficaci, contraddittori e purtroppo dannosi per la salute dei cittadini. Le libertà costituzionali, denunciano le associazioni, sono state sospese con atti amministrativi illegittimi, generando una lunga scia di cause, risarcimenti e disillusione istituzionale.

A pagarne il prezzo? I cittadini italiani, privati del lavoro, della scuola, della salute, della verità e per molti di loro oggi, una vita impossibile tempestata di effetti avversi senza contare gli oltre 200.000 morti di quel periodo, e oggi il preoccupante aumento delle morti improvvise.

Eppure, esistevano già strumenti giuridici interni, come il Codice della Protezione Civile, che avrebbero permesso una gestione trasparente, democratica e proporzionata dell’emergenza, nel pieno rispetto della Costituzione. Quegli strumenti sono stati calpestati. Oggi, l’approvazione del nuovo regolamento OMS rischia di renderli definitivamente inutili, marginalizzati da un meccanismo internazionale centralizzato e fuori controllo.

Il nodo centrale è questo: chi comanda in caso di “emergenza sanitaria globale”? Con l’approvazione degli emendamenti OMS, la risposta non sarebbe più “il Parlamento italiano”, ma un’entità esterna, tecnocratica, lontana e, per molti, in conflitto d’interessi.

Il nuovo regolamento, secondo i comitati, prevede poteri spropositati in capo al Direttore Generale dell’OMS: dichiarare emergenze, imporre contromisure, censurare le informazioni “non ufficiali”, decidere quali trattamenti sono leciti e quali no. Senza contraddittorio, senza Corte Costituzionale, senza Parlamento.

Una distopia sanitaria? No, una concreta possibilità già nero su bianco.

La lettera rivolta a Schillaci e Meloni non è solo un atto di protesta, ma una presa di posizione collettiva: “Il Popolo italiano, una volta informato, risponde con un fermo ed unico NO.” È un rifiuto chiaro a qualsiasi automatismo internazionale che imponga misure invasive sulla base di decisioni opache, con il pretesto della tutela collettiva.

Per questo, l’appello si chiude con una richiesta precisa: trasparenza, autodeterminazione, e il ripristino pieno del diritto interno come strumento di tutela della salute pubblica.

Il Governo ha ora una scelta chiara davanti a sé: difendere la sovranità nazionale o delegarla per sempre.

Se il 2020 ci ha insegnato qualcosa, è che la salute senza libertà non è protezione, ma dominio. E il prezzo di certi errori, la Storia non tarda a presentarlo.

Andrea Caldart

Comitati e Associazioni promotori dell’appello:

Associazione Le Verità Nascoste, ADV Albero della Vita, Arbitrium Pronto Soccorso Giuridico AsSis, Associazione Culturale Rinascita Italica Ancona Nuova, Apri il cassetto, Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV Associazione Libera Italia, Arcapacis, CLN Resistenza Corvelva, CO.S.AR COMITATO SANITARI AREZZO, Comilva, Comitato Immuni per sempre, Comitato L’Altra Verità, Comitato Liberi di muoversi, Comitato Nazionale Psicologi per l’Etica, La Deontologia e le Scienze Umane Comitato Medico Fare Ordine – FARO, Condav ETS, Coordinamento Comitati Guariti Covid, Danni Collaterali, Diritti Umani e Salute, E.A.V. (Osservatorio Legale Effetti Avversi da vaccini) Eunomis, FederSolidAli FISI, FARO, Il coraggio dell’Anima IDU PLVDA-APS, ITAli, I Guardiani del Cielo MiCiA, Nuovo Mondo Aps OSA polizia, 1Life, Persone in Cammino (associazioni danneggiati Vaccino Covid – 19) Popolo Unito, Resistenza Radicale, SIM (Società italiana di Medicina) Sindacato d’Azione, Trilly La Gente come noi APS, U.I.F. (Unione Italiana Forense)

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