“Vorrei avere qualche delucidazione in merito alle cessioni crediti Superbonus 110%. Ho letto che si sono registrate problematiche e manifestazioni in piazza da parte di alcune categorie coinvolte”.
Nel cercare di offrire una risposta alla nostra lettrice, riteniamo opportuno prendere le mosse dal dato più recente, vale a dire l’emendamento dei giorni scorsi contenuto nel c.d. decreto bollette, il quale concede la possibilità di una quarta cessione.
Sino ad oggi, infatti, erano tre le cessioni previste, una libera e le altre due vincolate, vale a dire a favore delle banche e degli intermediari finanziari.
La quarta cessione, prevista nel decreto bollette (testo normativo volto a calmierare l’impatto del caro energia su famiglie ed imprese), è anche essa vincolata in quanto può essere effettuata solo dai destinatari della terza, ossia, come si è detto banche e finanziarie, che abbiano esaurito il numero delle possibili cessioni, ed esclusivamente in favore di propri correntisti.
Trattandosi, infatti, di soggetti certificati è molto più limitata la possibilità di coinvolgerli in truffe e raggiri, motivo per il quale era stata prevista la cessione dei crediti vincolata e non libera.
Proprio tale stretta aveva dato origine alle polemiche e manifestazione alle quali ha fatto riferimento la nostra lettrice.
Le imprese, infatti, che prima della previsione dei limiti di cessione, avevano firmato contratti ed avviato cantieri sulla base delle indicazioni normative all’epoca vigenti, si sono trovate in grosse difficoltà, dettate dall’essere titolari di crediti ma impossibilitati a cederli, con conseguente crisi di liquidità ed incapacità, in alcuni casi, di poter sostenere l’aumento dei costi delle materie prime e dei macchinari.
Proprio per contemperare le esigenze di legalità e quelle economiche è stata, quindi, prevista la possibilità della quarta cessione di cui al c.d. decreto bollette.
Avv. Emilio Graziuso – Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca