La Federazione Russa, pur non essendo il Paese più grande che produce petrolio, è, peró, il più grande esportatore, superando perfino l’Arabia Saudita.
Ora, con le sanzioni petrolifere a Mosca, i prezzi sono saliti alle stelle, passando da circa $ 75 al barile all’inizio dell’anno fino a oltre $ 110 oggi.
Gli Stati che si sono rifiutati di partecipare alle misure restrittive stanno ora approfittando dell’opportunità di negoziare per le forniture di energia russa a forti sconti.
Lo stesso vale per molti altri prodotti di base, come il grano, che è la coltura alimentare più importante del mondo, e di cui la Russia controlla circa il 19,5 per cento delle esportazioni mondiali, così come il nichel (20,4 per cento), il ferro semilavorato (18,8 per cento), il platino (16,6%) e pesce congelato (11,2%).
Quindi, il tentativo di isolare la Russia dai mercati mondiali ha per il momento danneggiato sicuramente le economie occidentali, basate in gran parte sul terziario.
Un dato è certo: siamo governati da persone non all’altezza sia in Italia, sia all’interno dell’Unione Europea. E la cosa più grave risiede nel fatto che non facciamo alcunchè e li votiamo pure.
Daniele Trabucco Costituzionalista
In collaborazione con: www.quotidianoweb.it