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Home Attualità Vaccinazione Covid: I mercenari della morte

Vaccinazione Covid: I mercenari della morte

Diceva Luc Montagnier: “Quando la menzogna prende l’ascensore, la verità prende le scale e anche se ci mette di più, alla fine arriva ovunque”.

La saggezza del Premio Nobel oggi inizia a risuonare in quella verità che sta venendo a galla di tutto quello che è stato procurato dai governi Conte e Draghi per terrorizzare e distruggere il nostro Paese.

Ma chi ha permesso che tutto ciò potesse accadere?

La gran parte di quelli che sono stati osannati come eroi, angeli, ancora un po’ ci mancava la santificazione.

Anche se la scala a gradini disegnata dal Montagnier è ancora lunga, oggi sono stati percorsi i primi scalini che verso quella verità orribile che da tre anni, una gran parte di tutti noi racconta e grida, quale scandalo e violazione delle libertà personali, abbiamo subito.

Il tema principale e quindi il più grave di tutti che oggi inizia a comparire nelle aule delle Procure, riguarda l’imposizione della vaccinazione senza prescrizione medica dove, una parte di medici, che già dall’inizio pretendevano libertà ed indipendenza, essi chiedevano di fare l’analisi rischio/benefici per ogni singolo paziente prima di procedere con l’inoculazione.

Invece hanno trovato i presidenti dei loro ordini medici provinciali, i quali, in palese evidente violazione dell’Art 4 del codice deontologico, hanno adottato dei provvedimenti disciplinari nei confronti di questi veri medici.

Questi sanitari che volevano operare secondo il giuramento in scienza e coscienza, sono stati invece additati come dei demoni, stregoni e, nel caso di Montagnier, si è preso pure del “rincoglionito” da parte di Bassetti.

Ci chiediamo, ma prima di noi se lo dovrebbe chiedere anche tutta la magistratura, come mai è stata possibile questa omissione dell’obbligo del principio di precauzione con la mancanza delle prescrizioni mediche?

La normativa comunitaria per l’assunzione di una sostanza nuova imponeva la prescrizione medica e quindi, la Commissione Europea come l’AIFA non poteva fare altro che pretendere la prescrizione medica.

Su quale base di conoscenza si è potuto prescrivere un farmaco, come il siero sperimentale, e soprattutto, quei medici vaccinatori, oltre ogni ragionevole dubbio, non gli correva l’obbligo derivante dall’Art 48 del giuramento che il medico avesse il dovere di fare la valutazione del rapporto rischi/benefici, la comunicazione dei potenziali rischi di reazioni avverse che si sarebbero potute generare nel momento in cui un paziente veniva sottoposto ad un farmaco ancora di natura sperimentale, prima di inocularglielo?

Dalle evidenze che ormai giornalmente fuoriescono dagli scrigni segreti del ministero della salute a conduzione Speranza&Brusaferro, vogliamo interrogarci chiedendoci: ma chi agiva veramente in scienza e coscienza come mai è stato ed è tuttora ancora perseguitato?

Perché a voler guardare bene i fatti quei medici, che sono presidenti degli ordini provinciali e Filippo Anelli presidente nazionale FnomCeo, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che hanno dispensato anche targhe premio a chi vaccinava di più, sono medici o sono dei mercenari che hanno favorito l’azione politico vaccinista, senza tenere conto del principio di precauzione.

La magistratura non può rimanere silente di fronte a queste responsabilità penali ed etiche di chi ha permesso di snaturare la figura del medico nella sua eticità perché va valutato in che modo sono stati correi di quello che oggi sembra apparire come un vero crimine contro l’umanità.

Questo supino servilismo puro si è tradotto in un atto gravissimo che vede protagonista proprio Anelli, presidente nazionale di FnomCeo che, sulla base di alcune sentenze del Tar le quali prevedevano l’inoculazione dopo 6 mesi dalla guarigione, chiedeva a Speranza come si doveva regolare per sospendere i medici dopo tre o sei mesi.

Il fatto è di una gravità inaudita perché uno come Anelli, che è un medico, chiede ad un politico, quando probabilmente da medico dovrebbe avere un senso clinico che lo porti a capire che un paziente guarito da infezione naturale ha anticorpi neutralizzanti, e quindi non necessita di vaccinazione perché protetto naturalmente, come si doveva comportare.

Questo comportamento per noi ha il gravissimo significato di un annullamento dei servizi e regole base della medicina.

Come può un medico chiedere ad un politico come si deve comportare nei confronti dei suoi colleghi?

Come si può indossare il camice bianco se ti mostri come un qualsiasi rappresentante politico e soprattutto noi cittadini come possiamo pensare, alla luce di questi fatti, che questi sanitari pensino davvero alla tutela della salute e della qualità della vita di tutti noi pazienti.

Poniamocelo un dubbio, almeno in rispetto di quei 188.000 cittadini italiani morti, di quei giovani che tutti i giorni un malore improvviso porta via.

Ormai non possiamo più parlare di teorie, perché siamo entrati nella pelle di questa storia dove non possiamo più permetterci, una divisione a blocchi.

Andrea Caldart

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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