Tutto si stratifica e tutto si mischia in questa città complessa e dal nome meraviglioso e ingombrante.
La terra della libertà: può esistere luogo più dolce? Forse no, ma quanto è rimasto oggi di quel sogno di libertà? Di quelle speranze? Quanto è stato spazzato via dal correre della storia, dalle tragedie che con cinica puntualità colpiscono questa gente, dalla necessità quotidiana di arrangiarsi, far giornata, sopravvivere?
Freetown è nata nel 1787 per dare una terra a circa 400 schiavi liberati su impulso di una società benefica inglese, Freetown, la città della libertà, oggi conta circa un milione e mezzo di abitanti. A
ffacciata sull’Oceano Atlantico, alle spalle le colline ricoperte di foresta tropicale, è una città la cui storia permea ogni piazza, via, strada, lamiera o mattone.
E se il genius loci di questa città dell’Africa occidentale, capitale della Sierra Leone, si nascondesse nelle voci di ieri e di oggi, che accompagnano l’autore tra strade sterrate, case abbarbicate alle colline, alberi secolari, slum e spiagge? Un passato di schiavi liberati, rivoluzionari, lotte e sogni, un presente di ex soldati bambini, missionari, carcerati, infermiere, volontari, giornalisti… Uomini e donne. Persone e storie.
L’architetto e urbanista parmense Federico Monica, specializzato in insediamenti urbani dell’Africa sub sahariana compone un ritratto di Freetown che mette insieme storia, strade e presente, tra contraddizioni, dolori e speranze.
Lo fa attraverso le pagine e le mappe del libro in uscita a fine novembre per OGzero, realtà editoriale torinese nata nel 2016 e che con Freetown continua il percorso attraverso LE CITTA’ VISIBILI.
Dopo Gerusalemme e Nairobi, è dunque il momento di Freetown. Come tutti i volumi della collana, la sezione africana è affidata alla cura, guida e selezione di Angelo Ferrari, giornalista e scrittore africanista molto attento alle manifestazioni sociali, politiche e culturali del continente.
Un libro arricchito da mappe interattive, curate da Luigi Giroldo, attraverso le quali i percorsi tra le vie di Freetown prendono vita: una guida che ci racconta la quotidianità, le immagini e le storie della città della libertà.
Freetown è un continuo work in progress e, come tutti i progetti di OGzero – Orizzonti geopolitici, la sua evoluzione è trasparente e visibile qui: https://ogzero.org/studium/freetown.
Un modo per coinvolgere il lettore nel fascino, la fatica e la bellezza di un progetto editoriale.
LE CITTÀ VISIBILI
Letture dei luoghi del mondo diverse dalle guide turistiche o dai saggi di sociologia e antropologia urbana.
LE CITTÀ VISIBILI vuole essere un modo per scendere nelle strade e nelle piazze di città e metropoli per raccontare esperienze, riletture e interpretazioni di chi quei luoghi li abita, li conosce e li ama e per questo motivo li sa osservare in tutte le loro contraddizioni, tra bellezze e diseguaglianze.
LE TAPPE
2022
aprile – Gerusalemme, di Eric Salerno;
settembre – Nairobi, di Freddie del Curatolo;
dicembre – Freetown, di Federico Monica;
2023
febbraio – Bangkok, di Max Morello;
settembre – Lusaka, di Diego Cassinelli;
dicembre – Istanbul, di Murat Cinar;
2024
Bamako – di Elvira Pietrobon;
Pechino – di Sabrina Moles;
Beirut – di Lorenzo Forlani;
Chongqing – di Alessandra Colarizzi-
L’AUTORE
Federico Monica è architetto e dottore di ricerca in pianificazione urbana si occupa da oltre dieci anni di analisi della città e degli insediamenti informali in Africa subsahariana.
È consulente per ong e organismi internazionali sui temi legati allo sviluppo urbano e alla pianificazione partecipata, è responsabile di Placemarks-Africa e dello studio Taxibrousse, specializzato in progetti architettonici, infrastrutturali e ambientali per la Cooperazione Internazionale.
Ha realizzato progetti e ricerche in 15 paesi del continente africano, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative sui temi della città e delle trasformazioni territoriali in Africa subsahariana.
OGzero
Come un grande aeroporto in cui si incrociano rotte, persone e idee, OGzero è un hub di contenuti, autori, temi e sguardi che raccontano il mondo.
Uno spazio web che guarda oltre i confini osservando correnti, influenze e conseguenze delle politiche globali di stati, corporation e movimenti, e che da queste crea progetti editoriali che propongono nuovi spunti e letture, con uno sguardo antiautoritario, senza modelli, pregiudizi o paraocchi ideologici.
Punto di partenza è un’idea che, con il tempo, si arricchisce di punti di vista, voci e testimonianze, fino a sfociare in un libro, un ebook, un podcast, un video, un evento.
Nato dall’idea dei curatori editoriali torinesi Chiara Biano e Adriano Boano, OGzero prende le mosse da Orizzonti Geopolitici, collana editoriale di Rosenberg & Sellier.
Un progetto che si espande, si arricchisce di collaborazioni e voci fino a salpare per esplorare nuove rotte e orizzonti, sconfinando oltre il libro per andare a toccare altre forme di comunicazione, online e offline.
“Come i gabbieri sulle acque puntiamo lo sguardo oltre, avvertiamo chi naviga con noi, non pretendiamo di salvarlo. Noi, autori, redattori, curatori, vogliamo lanciare spunti di riflessione, creare dibattito e proporre nuove rotte da seguire.
Senza pretese intellettuali ma con grande urgenza di conoscere, raccontiamo ai lettori un modo alternativo di interpretare la realtà geopolitica globale.” – Chiara Biano e Adriano Boano.
Redazione
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it