In occasione del DanteDì ho avuto il piacere di partecipare all’evento organizzato dalla Società Dante Alighieri con una relazione dal titolo “Dante ed il diritto”.
È stata una bella occasione per ripercorrere insieme ai presenti i passaggi di una contrapposizione, per molti versi, ancora attuale, vale a dire quella tra guelfi e ghibellini.
Siamo partiti, infatti, dalla nascita, o meglio dall’importazione dalla Germania, nell’Italia del medioevo di detti gruppi contrapposti, l’uno (i guelfi) parteggianti per il papato, l’altro (i ghibellini) per l’impero.
In realtà detta contrapposizione, nella società dei Comuni, in generale, ed in alcuni di essi, quale, ad esempio, Firenze, in particolare, era ideologica solo sulla carta, in quanto derivante, principalmente da una matrice economica e, quindi, di una supremazia cittadina, e non solo, di una famiglia su un’altra.
Siamo, quindi, passati ai neoguelfi e neoghibellini nel periodo del Risorgimento per poi giungere ai giorni nostri alla contrapposizione tra laici e cattolici per quanto concerne il riconoscimento di “diritti civili”.
Le leggi sull’aborto, sul divorzio, sulle unioni civili anche tra omosessuali, sulla fecondazione assistita, infatti, hanno registrato una netta contrapposizione tra laici e cattolici.
Ma anche sulla normativa che non è stata approvata, penso, ad esempio, al D.D.L. Zan o al testo sul “fine vita” lo scontro, anche a livello di dibattito e di opinione pubblica, è stato estremamente duro.
E proprio da tale contrapposizione nella società attuale, nel corso della conferenza ci si è voluti soffermare su quanta strada c’è ancora da fare per rendere compiuto il principio di laicità dello Stato, cardine della Costituzione Italiana.
Esso, infatti, è si un principio giuridico ma è, soprattutto, un tratto identitario della nostra Repubblica che i nostri Padri Costituenti hanno avuto in eredità dalla tradizione Risorgimentale e che noi oggi abbiamo il dovere di continuare a portare avanti senza mai abbassare la guardia.
Il riconoscimento dei diritti civili, infatti, prima che dalle aule parlamentari nasce da un percorso di “laicità compiuta” del quale i veri protagonisti sono i cittadini.
Avv. Emilio Graziuso – Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca
Presidente Nazionale Associazione “Dalla Parte del Consumatore“
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it