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“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: Il “patto genitoriale” tra ex

I lettori della nostra “Agorà” hanno, sin dai primi numeri della rubrica, manifestato grande interesse per gli approfondimenti dedicati al diritto di famiglia ed in particolare al tema dei rapporti personali e patrimoniali a seguito dei procedimenti di separazione e divorzio.

Per questo motivo, abbiamo deciso di dedicare l’appuntamento di questa settimana ad una novità in materia che proviene dal Tribunale di Verona.

Si tratta del “patto genitoriale” approvato nei giorni scorsi da detto Tribunale.

Prima, però, di esaminare il contenuto del “patto genitoriale” in questione, è importante prendere le mosse dalla vicenda che ha portato ad esso.

Due coniugi, dopo essersi separati, divorziavano nel 2020.

Da subito gli stessi cercavano, nel migliore dei modi, di gestire insieme la crescita dei figli in tenera età.

Questa buona volontà si scontrava, però, con le ricadute giuridiche ed economiche dello stato di divorziati.

L’ex marito, infatti, nel 2022 avviava un procedimento giudiziale per la modifica di alcune condizioni di divorzio.

I due ex, però, capivano da subito che la battaglia legale che gli stessi stavano intraprendendo avrebbe avuto delle conseguenze sulla tanto auspicata gestione concorde e pacifica dell’educazione e della crescita dei figli.

Con il consenso del magistrato gli ex coniugi si sono affidati a due psicologi, i quali hanno assunto il ruolo di “coordinatore genitoriale” con i quali hanno redatto il “patto genitoriale”.

Ma di cosa si tratta?

Il “patto genitoriale” è un vero e proprio accordo formalizzato con decreto del Tribunale, il quale regolamenterà i rapporti con i figli e tra i due ex.

Ma esaminiamo insieme i punti salienti:

1)Mai parlare male dell’altro genitore.

Ciascuno dei due ex coniugi deve essere collaborativo nei confronti dell’altro, contattandolo immediatamente in caso di emergenza e condividendo con lo stesso tutte le informazioni riguardanti la scuola, la salute e la sicurezza dei figli.

Inoltre, nessuno dei due ex deve squalificare l’altro o controllare o interferire nella comunicazione tra lo stesso ed i figli.

Su questo aspetto il “patto” precisa in modo chiaro che i bambini non devono mai ricevere informazioni denigranti, squalificanti o alienanti o assistere a comportamenti negativi di un genitore nei confronti dell’altro.

Così come evidenzia che i bambini non devono essere usati come messaggeri tra i genitori;

2)istruzione, religione e salute.

Nel patto i genitori di comune accordo hanno concordato le scuole da far frequentare ai propri figli, l’appoggio nell’educazione religiosa dagli stessi prescelta e l’impegno per la frequenza alle attività sportive.

I due ex, inoltre, hanno stabilito che entrambi potranno andare ad eventi significativi per i figli, quali feste di compleanno con i compagni di scuola, saggi e manifestazioni sportivi.

Ancora sono stati trattati anche gli aspetti prevedibili riconducibili alla salute, compresi i medici ed il dentista ai quali affidare i propri figli.

3)Telefono dedicato.

Dato che uno degli aspetti cardine del “patto” è costituito dal massimo dialogo, per quanto concerne l’interesse dei figli tra i due ex, questi ultimi si dono impegnati ad avere un telefono “dedicato”, il quale dovrà essere sempre operativo, per ricevere informazioni dall’ex e poter parlare con i bambini quando si trovino con lo stesso.

«dedicato» e sempre operativo per ricevere eventuali informazioni dall’ex) e con i bambini: «I figli possono telefonare o fare videochiamate a entrambi dalle 20 alle 21.

I contatti telefonici non dovranno essere interrotti o controllati dall’altro genitore, che si impegna a tenere spenti televisore, tablet o altri dispositivi così da favorire la comunicazione».

Cosa succede se uno dei due ex viola il patto?

L’altro genitore potrà chiedere l’applicazione di sanzioni che vanno dall’ammonizione orale alla pena pecuniaria al risarcimento del danno.

Avv. Emilio Graziuso – Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca

Presidente dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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