Nella manovra di bilancio 2023 è stata introdotta una misura che renderà felici migliaia di utenti bancari, anche se lascia un po’ di amaro in bocca.
Coloro, infatti, che hanno un mutuo a tasso variabile potranno, sino al 31 dicembre 2023, trasformarlo in mutuo a tasso fisso, e questo non è poco, dato il notevole aumento dei tassi di interesse dei mutui registrato negli ultimi mesi.
E questa è la bella notizia.
Di contro, la Banca sarà obbligata a concedere detta modifica, soltanto nei casi previsti dalla manovra.
E qui la platea di coloro che potranno usufruire della possibilità di modificare la tipologia di tasso del mutuo si restringe sensibilmente.
Al fine di poter beneficiare della misura occorre:
1)un ISEE non superiore ad € 35.000,00;
2)non avere ritardi o mancati pagamenti delle rate di mutuo;
3)che l’importo originario del mutuo non sia superiore ad € 200.000,00
Se non ricorrono i requisiti sopra illustrati non si potrà, quindi, richiedere la modifica del tasso da variabile a fisso.
Inoltre, il mutuante ed il mutuatario possono stabilire che la rinegoziazione comporti un allungamento del piano di ammortamento del mutuo, purché la durata residua dello stesso all’atto della rinegoziazione non superi 25 anni.
avv. Emilio Graziuso – Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca
Presidente Nazionale Associazione “Dalla Parte del Consumatore”
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it