Flegone di Tralles, scrittore e cronista greco del II secolo d.C., vissuto sotto l’imperatore romano Adriano, è noto per la sua opera “Olympiades” o “Cronache”, in cui raccolse una serie di eventi storici e fenomeni astronomici degni di nota. Tra i passi più dibattuti della sua opera si trova la menzione di un’eclissi di sole verificatasi durante la 202 Olimpiade, in un anno che corrisponde approssimativamente al 33 d.C., la data tradizionalmente associata alla crocifissione di Gesù.
Secondo il riassunto del testo tramandato da autori cristiani successivi, Flegone riferisce che “una grande e straordinaria eclissi di sole ebbe luogo, e che fu notte all’ora sesta del giorno, tanto che si videro le stelle nel cielo”.
Inoltre, egli avrebbe segnalato un grande terremoto nella Bitinia, elementi entrambi compatibili con il racconto evangelico (cfr. Mt 27,45.51). Nonostante l’opera originale di Flegone sia andata perduta, diversi autori cristiani antichi ne citano estratti, confermandone la rilevanza. Tra questi, Giulio Africano nel III secolo d.C. menziona l’eclissi descritta da Flegone come coincidente con la crocifissione, distinguendola da una normale eclissi naturale.
Anche Origene, nel suo “Contro Celso” (I, 59), cita Flegone sostenendo che l’autore “attribuisce senza dubbio a Gesù” l’eclissi e il terremoto, pur riconoscendo che egli non ne comprendeva il significato teologico. Infine, pure Eusebio di Cesarea, nella “Chronicon”, menziona Flegone come fonte attendibile di eventi astronomici antichi, ribadendo la corrispondenza cronologica con la morte di Cristo.
Ecco il frammento da Flegone citato da Eusebio nel “Chronicon”
“ἐν ἕκτῃ ὥρᾳ ἔγινε σκότος μέγα ἐν τῇ Ἀσία, ὥστε ἀστέρες ὀφθῆναι ἐν τῷ οὐρανῷ· σεισμὸς δὲ μέγας ἐγένετο ἐν Βιθυνίᾳ, καὶ πολλαὶ τῶν ἐν Νικαίᾳ οἰκίαι κατεστράφησαν”.
Traduzione”
“Nell’ora sesta si fece una grande oscurità in Asia, tanto che si videro le stelle nel cielo, e vi fu un grande terremoto in Bitinia, e molte case di Nicea furono abbattute”.
Prof. Daniele Trabucco – Costituzionalista
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it