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L’mRNA autoreplicante si può trasmettere: il rischio dei nuovi vaccini

Se pensavate di esservi salvati per non aver ceduto al ricatto del Green Pass da vaccino Covid, sappiate che l’attacco del regime sanitario al genere umano non è finito.

Nello scorso mese è stata annunciata la nascita di un nuovo cosiddetto vaccino, un vaccino a mRNA autoreplicante. Potremmo dire che siamo entrati nel Frankestainesimo, nell’era dei prossimi zombie, nel film Resident Evil che si fa realtà. Ed è, come potete immaginare, una realtà horror che potenzialmente coinvolge tutti.

Sul punto abbiamo intervistato un noto collega nonchè biologo, Mariano Iodice, che così ci spiega la storia di questi vaccini: “La presentazione pubblica del nuovo vaccino così recitava: ‘Zapomeran, il primo vaccino saRNA contro Covid-19 con efficacia potenziata e lunga durata’. I ricercatori, nel presentare il nuovo vaccino, affermavano che i diversi vaccini anti Covid approvati in questi anni ‘sono capaci di limitare le conseguenze più gravi della malattia’. Tuttavia, hanno aggiunto, questi vaccini non riescono a evitare il rischio di nuove infezioni a causa della comparsa di nuove varianti del virus SARS-CoV-2, contro cui perdono la capacità di costruire un’adeguata risposta immunitaria”. La famosa narrativa delle nuove varianti. Iodice spiega ancora: “La risposta immunitaria data dai vaccini anti Covid è legata al riconoscimento di una proteina spike del virus. 

Nel tempo, questa proteina subisce piccole variazioni che la renderebbero meno riconoscibile dal nostro sistema immunitario. Per costruire una risposta adeguata e mantenerla nel tempo sarebbero quindi necessari richiami vaccinali con nuove formulazioni che riconoscano tali variazioni”.

Ed è proprio su questa narrativa delle infinite varianti che s’innesta la nuova generazione di vaccini: “Kostaive, o Zapomeran, è il primo vaccino self-amplifying mRNA per COVID-19, approvato dall’EMA nel febbraio 2025 per i soggetti con età superiore ai 18 anni. 

Il vaccino è già in uso in Giappone e, a seguito dell’approvazione da parte dell’EMA, sarà disponibile a breve in tutti gli stati membri, compresa l’Italia” ci informa il dott. Iodice. Ma cosa significa “vaccino self-amplifying RNA (saRNA)? 

“Letteralmente – spiega – il termine indica la capacità che ha l’mRNA di amplificarsi in maniera autonoma. Infatti, oltre all’mRNA che serve per la produzione della proteina spike, il vaccino contiene un secondo gene che porta le istruzioni per costruire un piccolo enzima. Questo enzima produce ulteriori copie dell’mRNA della stessa proteina, prolungandone la presenza nell’organismo. Ciò detto, cerchiamo di ragionare. Self-amplifying RNA vuol dire tutto e non vuol dire niente” – ci fa sapere il biologo. “I meccanismi interni alla cellula per cui questo RNA immesso dall’esterno dovrebbe amplificarsi – o meglio, modellarsi – non sono completamente conosciuti. Non si conoscono quali siano gli ‘stimoli’ all’attivazione, per esempio. Non possiamo sapere quali vie prenda questo RNA che naturalmente sfugge ai controlli del DNA dell’organismo ospitante. E questi sono solo alcuni dei dubbi”.

“Il maggiore rischio – prosegue – consiste nel fatto che l’RNA autoreplicante, come quello utilizzato in Kostaive, possa accumularsi nelle cellule e, per meccanismi di autodifesa, essere espulso sotto forma di esosomi o nanovescicole extracellulari. Gli esosomi contenenti proteina spike vaccinale possono circolare nel sangue fino a 4 mesi post-vaccinazione. Analogamente, esosomi con RNA autoreplicante possono diffondersi sistemicamente, raggiungendo anche tessuti respiratori. Data la loro natura, queste nanovescicole possono penetrare altre cellule e potenzialmente trasmettersi ad altri individui attraverso secrezioni biologiche o via aerea, o diffondersi ad altri organismi senza alcuna barriera di specie”.

Uno scenario potenzialmente pericolosissimo: “Kostaive – conclude – è stato autorizzato in Europa sulla base di soli due studi clinici, condotti con metodologia discutibile e su popolazioni non rappresentative di quella europea. Il dossier approvato non contiene alcuno studio di cancerogenicità o genotossicità. Inoltre, mancano dati fondamentali di farmacocinetica, come la distribuzione nei tessuti corporei e il tempo di replicazione nell’organismo del materiale genetico, che comunque sarebbe molto lungo”.

Il cinismo di case farmaceutiche senza scrupoli, di ricercatori da strapazzo e filantropi misantropi convinti di essere superiori a Dio rischia di portarci in un’era in cui nessuno potenzialmente è al sicuro, anche se ufficialmente il sistema dice di lavorare “per la tua sicurezza”. 

L’inganno, la menzogna, tutto il contrario di tutto. 

Anche in questo caso, contro lo scientismo folle, contro opere diaboliche e mortifere solo una cosa potrà davvero salvarci: la fede“E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono…: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno”. Vi ricorda nulla?

Gloria Callarelli

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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