La proprietà dell’Haidenhof sorge al di sopra di Cermes, cittadina che confina con Marlengo a Nord e con il comune di Lana a Sud e si estende nei frutteti e sui pendii della Val d’Adige.
Il paese è sovrastato dalla piccola area escursionistica e sciistica Monte San Vigilio, mentre simbolo della città è il Castel Monteleone, un imponente castello pittoresco del 13° secolo eretto dai Signori di Marlengo.
Dopo un tragitto tutte curve immerso tra le viti, la vista di un gruppo di turisti fermi in bicicletta mi fa intuire di aver raggiunto la nostra destinazione, mentre noto che siamo a 538 m. s.l.m., l’Haidenof è tappa fondamentale per gli escursionisti dell’Alta Via di Merano.
Questa volta sono accompagnato da moglie e figli; Marianna oltre a condividere la passione per il vino ha un grande amore per le piante, e si fionda subito intorno alle tante varietà presenti nella tenuta mentre, Ginevra e Tancredi sono attirati dai giochi e dagli animali da cortile.
Intravedo Johann Erb alla conduzione del suo trattore intento nelle attività quotidiane, fa segno di attendere qualche minuto, dopo di che mi raggiunge con una lunga ed imponente stretta di mano. Colpisce subito il suo sorriso ed il modo di porsi, è una persona elegante nei modi e nei toni ed ho la percezione che sia un gran imprenditore. La lingua non ci permette di confrontarci come avrei voluto benché arrivi in soccorso la figlia Magdalena che parla un italiano perfetto.
Nel corso dell’intervista noto la preziosa presenza della mamma di Johann, il dinamismo della moglie e dei figli. In pratica Johann, come un direttore d’orchestra, è riuscito a delegare a ciascuno parte delle attività affinché il gruppo sia efficiente e coeso.
Il figlio Hansi è l’enologo dell’azienda e con il papà condivide tutte le attività legate alla cantina.
I vigneti sono caratterizzati da terreni argillosi e sabbiosi che conferiscono ai vini pienezza e potenza, ma anche una succosa freschezza oltre ad un distinto carattere salino-minerale. I vini maturano piuttosto lentamente e quindi hanno anche una certa longevità. Già nel XVIII secolo c’era una rivendita di vino che è stata ripresa soltanto nel 2006, la famiglia oggi è alla seconda generazione e grazie ai 4 ettari coltivati a vitigni sui pendii intorno al maso si producono circa 20.000 bottiglie tra le otto differenti varietà di vitigni.
Oggi sono 8 le etichette: Pinot bianco, Sauvignon, Kerner, Gewürztraminer, Merlot, Schiava, Pinot nero e Diva. “Ogni vitigno ha bisogno di una lavorazione e di una conservazione specifica” commenta Magdalena, che evidenzia le fasi importanti della lavorazione che danno un carattere distintivo all’azienda come l’individuazione del momento ottimale per la vendemmia. “Solo se si raccoglie a tempo debito, esce fuori il massimo potenziale dell’annata”. “Vini fruttati e marcatamente corposi, dotati di un profilo assolutamente personale, che si forma non solo in cantina, ma che proviene direttamente dalle vigne”.
Vini che hanno un ottimo successo, grazie ad un costante aumento della qualità e, ad un buon assortimento; la Schiava ha vinto un premio come il miglior vino di Merano.
La maggior parte delle bottiglie si vendono nel ristorante, le altre si vendono ad alberghi o locali della zona mentre sempre più spesso gli ospiti acquistano bottiglie che l’azienda provvede a recapitare in hotel o a domicilio.
Qui tutto è coltivato in casa, la famiglia Erb dedica grande attenzione alla qualità ed alla naturalità dei prodotti che offre, oltre ai 4 ettari coltivati a meleti, propone ai propri ospiti speck, verdura, uova, carne, vini e distillati di propria produzione oltre alle tante erbe aromatiche da impiegare in cucina.
Ultima, ma non ultima chicca del maso, è la vista mozzafiato sull’intera vallata con panchine dedicate ad un silenzio contemplativo al quale non riusciamo a sottrarci con un ottimo calice di sauvignon tra le mani.
Mario Vacca
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it