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Viaggi enogastronomici. Pasqua in Abruzzo

da | Apr 15, 2022 | Cultura e società

L’Abruzzo ha un’antica e ricca tradizione culinaria che esplode durante le festività in tutti i suoi sapori e colori. La Pasqua rappresenta anche la socialità: condividere i doni della terra con parenti e amici. La tavola imbandita è un rito per gli abruzzesi.

Per i piatti pasquali c’è l’imbarazzo della scelta, ma il protagonista è certamente l’agnello che si può gustare in tanti modi ma la ricetta tipica più gustosa è certamente l’agnello “Cacio e Ove”, un piatto antichissimo tramandato di generazione in generazione. Si compone di bocconcini di carne insaporiti da una crema ottenuta da pecorino abruzzese e uova.

In ogni occasione non mancano mai gli “arrosticini” o “rustelle”, spiedini di castrato di agnello cotto alla brace.

Come primo piatto è protagonista il “timballo di scrippelle”, simile alla lasagna bolognese ma al posto della pasta all’uovo si utilizzano sottili crepes condite con sugo e ‘pallottine’ di carne, condimento tipico e gustosissimo anche con un altro primo: la chitarrina abruzzese.

Fiadoni” o “casciatelli”, poco importa. Quel che conta è che questi rustici a forma di raviolo e a base di formaggio sono uno dei prodotti più gustati in Abruzzo durante le festività di Pasqua e non solo. Il Fiadone abruzzese è una sfoglia sottile ripiena di formaggio, uova e spezie. Il tipo di formaggio del ripieno è un mix di pecorino, rigatino e parmigiano.

La “pupa” ed il “cavallo” sono dolci di pasta frolla che in Abruzzo hanno un valore storico, tradizionale e sentimentale. Hanno una storia tra sacro e profano. La tradizione religiosa richiede la rottura dei biscotti nel giorno di Pasqua per ricordare il momento in cui Gesù spezzo il pane durante l’ultima cena. Paganamente la tradizione  è quella delle feste ufficiali di fidanzamento nelle quali i futuri sposi si scambiavano rispettivamente dolci a forma di cavallo per la famiglia della futura sposa, a forma di pupa per quella del futuro sposo.

Per accompagnare tali specialità non possono mancare i vini prodotti dagli antichi vitigni abruzzesi: Montepulciano, Trebbiano e Cerasuolo.

Antonella Di Luzio

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