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Addio al marchio Buitoni

La storia ‘Buitoni’ nasce nel lontano 1827 a Sansepolcro, in provincia di Arezzo. Sboccia da un sogno: portare gioia e bontà sulle tavole. Per iniziare l’attività con il marito Giambattista Buitoni, Giulia impegna una collana di corallo per poter acquistare le macchine per la produzione della pasta. Con il tempo il brand si arricchisce di altre produzioni. L’amore per la tradizione e l’utilizzo di ingredienti locali portarono al successo il marchio ‘Buitoni’ in tutto il mondo. Un’eccellenza italiana che ha conquistato non solo il palato ma anche il cuore dei consumatori. Il mito americano de “l’uomo che si fa da sé” è stato anticipato dalla passione della signora Giulia che ha continuato a gestire l’azienda per altri 37 anni dopo la morte del marito.

Riportiamo a seguito le considerazioni di Andrea Doro, consulente di marketing strategico e sviluppo Brand:

«Si chiude oggi, con tristezza e assordante silenzio, una storia lunga quasi due secoli. Il pastificio Buitoni oggi cessa di esistere come marchio. Resta la fabbrica, ma da domani potrà produrre solo con altri marchi. Per 18 mesi ‘Nestlé’, ancora titolare dei diritti sul brand, si impegna a non cederlo ad altri e a non fare concorrenza a Newlat Food. Magrissima consolazione, per non dire beffa. Il dubbio resta quello di capire se lo rivedremo in futuro. Tristissimo epilogo che già si temeva nel 2006, quando per la prima volta la TMT di Mastrolia tentò per la prima volta l’acquisizione dello stabilimento.

Non possiamo che ringraziare ‘Buitoni’ e la famiglia straordinaria che riuscì nel breve volgere di un secolo a fondare tre aziende meravigliose come il pastificio Buitoni del 1827, ‘Perugina’ (Francesco Buitoni e Luisa Spagnoli, 1907) e Luisa Spagnoli (1928).

Termina una storia imprenditoriale e umana straordinaria, per tanti anni simbolo del nostro Paese. “Da qui in tutto il Mondo” fu per anni lo slogan dell’azienda. In effetti il marchio riuscì a conquistare mercati difficili ed estremamente competitivi. Ricorderemo per sempre il profumo dei “Nipiol” appena sfornati. Ricorderemo per sempre i manifesti pubblicitari, alcuni dei quali disegnati dall’indimenticabile Irma Vandi.

Avremo storie bellissime da raccontare a figli e nipoti, ma resterà comunque sempre un grande velo di amarezza per quello che abbiamo perduto».

Da una nostra verifica risulta che nel sito web ‘Newlat Food’ sono presenti crostini, fette biscottate, schiacciatine, ecc. con lo stesso packaging che fu Buitoni ma con il marchio “Sansepolcro”. Nel sito di Nestlè compare ancora il marchio Buitoni per i prodotti da forno. Vorremmo capire se la produzione e, soprattutto, la qualità seguono ancora l’antica ricetta Buitoni, a prescindere dalle varianti delle confezioni. 

Da consumatori facciamo un appello ad entrambe le aziende affinché potremo continuare a degustare prodotti di qualità che fanno parte della storia delle famiglia italiane.

Antonella Di Luzio

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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