Mercato sempre troppo condizionato da finanza e da fattori geopolitici.
Tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in centesimi di dollaro per Bushel per semi, corn e grano, in dollari per tonnellata corta per la farina.
Il mercato in pillole: anche oggi a Bologna con tutta probabilità il “rosso sarà dominante” anche se continueremo a scrivere di quotazioni ancora alte specie per il comparto proteici-fibrosi.
Pertanto, alle ore 8 di stamane e basandoci sulle quotazioni e notizie di ieri: Cereali ancora pesanti specie i portuali, ma pesanti ora anche grano e più pesante l’orzo; di difficile interpretazione il mercato del mais nazionale, specie per il 5 ppb dove il trasformismo del portuale crea confusioni, per il 103 invece la confusione oltre che da questo è data anche dal cosiddetto mais “over”.
Cruscami di grano in continuo ridimensionamento, ma siamo vicinissimi ad un punto di resistenza. Proteici seppur in ridimensionamento sono ancora molto cari specie la far soya, ieri la proteica quotava 612€ partenza Venezia e 600€ a Ravenna per la normale -8/10€. (quotazione delle cosiddette prime mani/importatori produttori, le rivendite un pochino più economiche).
Sempre in confusione il seme di soya. Ben tenuto tutto il settore proteico alternativo rappresentato da Farine di Girasole, Colza, Panello di Lino.
Fibrosi stabili e cari. Sottoprodotti dell’industria del riso fermi in ribasso i Risoni.
Melassi stazionari. Sottoprodotti vari ben tenuti e di difficile reperimento. Oli ancora pesanti.
Per il settore bioenergie si suggerisce di non lasciar perdere alcuna opportunità sulle matrici presenti, perché i quantitativi sono risicati e rari e la domanda invece è vivace. A riprova il riavvicinamento del valore della farinetta di mais al mais. Comunque, sul mercato si trova a fatica del mais “over” sui 280€ arrivo zona Brescia.
Semole umide, vinacce esauste umide di cui approfittare stante la carenza di pochissime altre matrici in alternativa.
Segnaliamo invece una possibilità di fissare forniture di lolla di riso tal quale per lettiera o da ardere, anche su periodi lunghi.
Mercato sempre troppo condizionato da finanza e da fattori geopolitici esterni, del resto finché c’è guerra c’è confusione, e agli eterni ribassisti (sui cereali) consiglio: attenti perché basta un missile fuori posto… infatti il ricalcolo dall’origine sviluppa valori più alti del nostro mercato domestico.
Indici Internazionali al 2 febbraio 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 668 punti, il petrolio wti è stabile a circa 77 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,1028 ore 08,41
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it