Ci mancava solo il crollo delle banche statunitensi e elvetiche.
CAOS NEI MERCATI gli operatori escono dal finanziario, preoccupati per il contagio tra le banche, ed entrano nei mercati dei cereali/commodities.
La trattativa sui corridoi del Mar Nero va avanti, ma il fatto che la finestra sia di soli 60 giorni lascia perplessi molti operatori, specie viste le lungaggini burocratiche in corso, vi sono navi in coda da oltre 50 giorni!
Il nostro mercato interno inizia a risentire di una certa agitazione per “scarsità di piogge” ieri a titolo di esempio abbiamo trattato del mais 5/4000 reso Lombardia a valori superiori ai trecento € per il periodo giugno-settembre. Mentre il nuovo raccolto ottobre-dicembre veniva ipotizzati a 285€ reso Brescia.
Tensione e preoccupazione anche per i cereali autunno/vernini, grano ed orzo.
E a tale riguardo occorre ricordare che in Ucraina c’è la guerra e il 40% della SAU (superficie agricola utilizzabile) è impraticabile.
Sempre ben tenuti i proteici, sia per lo scivolone dell’euro che ieri è passato da 1,07 sino a 1,05, sia per il fatto che i noli rincarano e i dati dall’Argentina peggiorano (mentre tutti fanno gli gnorri sul record del Brasile)…
Fibrosi sempre ben tenuti, solo qualche cedimento e del resto se non piove, la musica non cambia.
Cruscami: sempre tesi i farinacci mentre le crusche potrebbero cedere a breve se si ferma l’esportazione di crusca in pellet.
Insomma, la situazione della cosiddetta Alta Finanza complica ulteriormente la vita agli operatori.
Consumi e scambi ridotti, si continua a compravendere a vista su breve periodo e quantitativi contenuti, ma questo può diventare uno svantaggio qualora il mercato dei cereali dovesse ripartire, mentre per quello dei proteici è ancora un atteggiamento valido.
Settore Bioenergie sempre possibile rifornirsi di mais over 20 ppb dall’ estero, inoltre è presente un lotto di farinetta di mais aflato disponibile sul breve periodo a valori interessanti; disponibili anche della farina di estrazione di vinaccioli, ma con quantitativi limitati e tempi a disposizione incerti.
Anche in questo settore la carenza di piogge preoccupa per la violenta contrazione che potrebbero subire gli areali a mais e di alternative non ve ne sono molte!!!
Indici Internazionali al 16 marzo 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.603 punti, il petrolio wti è sceso a circa 67 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,06168 ore 08,42
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it