Il meteo in Argentina sta cambiando (piove) e anche noi sorridiamo
Il mercato in pillole: anche oggi a Milano ci sarà il “rosso dominante” anche se continueremo a segnalare quotazioni ancora alte, specie per il comparto proteici-fibrosi, e sottoprodotti.
Pertanto, alle ore 8 in data odierna e sulla base delle quotazioni e notizie di ieri possiamo così descrivere il mercato: Cereali ancora pesanti specie i portuali, ma pesanti ora anche grano e più ancora pesante l’orzo (per quest’ultimo le cause sono varie e forse contingenti).
Per i Cruscami di grano continua il ridimensionamento.
Proteici, seppur in ridimensionamento, sono ancora molto cari specie la farina di soya, seppure dalla prima cifra 6 si è abbassata al 5: ieri la proteica quotava 595 partenza Venezia e 590€ a Ravenna per la normale -8/10€. (quotazione delle cosiddette prime mani/importatori produttori, le rivendite un pochino più economiche, ma scarse).
Se il meteo ci venisse incontro dovremmo, fra non molto, vedere un secondo semestre di farine di soya con valori più appetibili.
Sempre confusione sul seme di soya. (ma anche in tal caso mercati ben differenti per qualità, valori ed origini).
Ben tenuto tutto il settore proteico nonostante i cali registrati dalle rilevazioni. Fibrosi stabili e cari. Sottoprodotti dell’industria del riso fermi, dovrebbero invece ribassare i Risoni. Melassi stazionari.
Sottoprodotti vari ben tenuti e di difficile reperimento. Oli ancora pesanti.
Nulla di nuovo per il settore bioenergie dove la domanda è continua, si è trovato del mais tossinato all’estero, non che in Italia non ci sia, ma i detentori non vogliono rassegnarsi a perdite secche (è comunque è un mercato sottobanco/sotterraneo).
In generale gli scambi sono limitati e in un mercato così gli operatori che devono acquistare seguono l’onda del ribasso, alcuni mangimisti e commercianti hanno stornato quote di cereali sui futuri scommettendo su ribassi più consistenti (vedremo se avranno fortuna perché l’importatore è stato molto severo nello storno)
Continuiamo ad augurarci che: la Cina, dopo il Capodanno Lunare, stia tranquilla e non riprenda ad acquistare di tutto e di più, che in Argentina il clima sia clemente, e che le rotte del Mar Nero restino aperte ed anche che dall’Ucraina e da Mosca non arrivino notizie “radioattive” e che i carri armati Leopard II o i sistemi Patriot non inneschino qualcosa di peggiore! Solo allora il mercato potrebbe ridimensionarsi a valori più consoni.
Indici Internazionali al 24 gennaio 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 740 punti, il petrolio wti è salito a circa 81,50 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08885 ore 08,07
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Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it