Borse, dopo il crollo un lieve rimbalzo ma la minaccia reale dei dazi condiziona i mercati.
La minaccia di dazi del 25% da parte di Trump sulle auto e altri prodotti EU ha fatto crollare le borse europee e fatto indebolire l’euro.

Tutto gira intorno ai possibili impatti dei nuovi dazi statunitensi, che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato ieri che saranno applicati il 4 marzo!
Su queste basi, il dollaro ha guadagnato terreno e ha minato la competitività delle merci trattate in valuta statunitense, per cui si giustifica il calo del CBOT di ieri.
Si suppone che farina di soia sarà più cara in attesa di comprendere l’andamento dei cereali.
Nel mercato dei bioenergetici, poco da segnalare se non presenza di matrici bio fermentescibili da 75€ tonnellata sino a 220€ ton. La domanda degli impianti è comunque in aumento.
Molta preoccupazione riguardo le certificazioni di sostenibilità in assenza delle quali il GSE non premierà più l’energia verde.
La tranquillità, questa sconosciuta. L’instabilità regna sovrana!
Indici Internazionali al 28 febbraio 2025
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.112 punti, il petrolio wti è salito a 70 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,03865 ore 8,33.

Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it