Ieri sera USDA commentata da Pellati Informa:

“CORN Rapporto rialzista soprattutto per la diminuzione delle aree USA. Abbastanza drastica la diminuzione della stima di produzione di mais nella EU27 da 64 MMT a 60.
2023/24: L’USDA ha ridotto leggermente le scorte finali del vecchio raccolto da 47,81 MMT a 47,42, in linea con le attese.
SEMI DI SOIA Rapporto ribassista e calo drammatico dei semi di soia (e di tutto il complesso) per le attese di un raccolto record. Minimi non più visti da settembre 2020. GRANO Un rapporto teoricamente un po’ ribassista, ma il grano non ha retto di fronte all’andamento delle offerte dal Mar Nero nell’asta dell’Egitto”.
Nel mercato interno, poco da segnalare, se non la conferma dei problemi di logistica e gli effetti devastanti della Peste Suina Africana che imperversa in tante province. Tale fenomeno avrà ripercussioni anche sul mercato.
Intanto uno spiraglio sul 2025 in Germania e Olanda hanno iniziato a quotare il gennaio dicembre su valori intorno ai 437/440 € ton per la farina di soya proteica, può darsi che tale valore lo si possa trovare anche da noi a fronte di ordini fermi.
Per il mondo delle bioenergie, nonostante stia partendo la campagna di trinciatura, è possibile contrattualizzare delle polpe surpressate umide sino ad ottobre a valori che si attestano in base alla logistica tra i 55€ e i 60€ alla tonnellata poste sul luogo di consumo.

Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it