Le difficoltà interpretative dei mercati e soprattutto individuare con realismo le tendenze del medio lungo termine. L’escalation del conflitto e il problema energia dominano il mercato e … non solo.
Poche novità sul mercato fuorché confermare lo stato confusionale e l’incertezza; le tensioni geopolitiche rendono il mercato magmatico e di difficile comprensione.
Il mercato interno in pillole: leggero apprezzamento dei grani nazionali ed esteri, stabili gli orzi, stabile il comparto mais estero e nazionale, leggerissima flessione dei cruscami, stabilità dei proteici sostitutivi delle farine di soya, mentre si nota un calo sensibile della stessa farina di soya, stabili, ma tendenti al rialzo i fibrosi.
Stabili i sottoprodotti dell’industria risiera che stenta a ripartire, si segnala invece l’arrivo di seme di cotone nuovo raccolto dalla Grecia con prezzi cari, ma più accessibili del recente passato.
Così come è arrivata il nuovo raccolto di seme di soya, dove il fatto che la nostrana sia OGM Free non sta facendo più premio come in passato, stante il fatto che molte filiere di consumo garantite sono scomparse.
Qualche osservazione: i cruscami sono i prodotti più economici e fanno concorrenza ai fibrosi e apportano anche un poco di amido, i fibrosi sono stabili/cari e per alcune tipologie sono pure di difficile reperibilità, per la far soya non inganni il calo perché il rischio di fermi impianti, anche in Italia, si sta delineando all’orizzonte!
Quest’ultimo punto non è da sottovalutare. La farina di soya sul 2023 al momento ha ancora, come prima cifra, il numero 5.
Per il mais portuale è opportuno segnalare il triplo mercato: Ucraino ogm Free // Estero che potrebbe contenere OGM // e quello ogni origine; le quotazioni comunque sono sufficientemente vicine tra di loro, ma il problema è che la concentrazione al carico nei porti crea ingorghi e confusioni.
Per il mais di origine estera via camion sono poche le offerte sui futuri a medio termine, NESSUNA sul lungo termine, e problemi logistici e di tipologie di camion: purtroppo saltano gli arrivi per carenza di viaggi di ritorno!
Per l’industria dei biodigestori si segnala la presenza in mercato di matrici fermentescibili ricostituite utilizzando vari prodotti, a breve dovrebbe anche arrivare della sansa fresca e per il mais tossinato, così come per gli altri prodotti, gli uffici OCC sono sempre disponibili. Ancora disponibili, per la prossima quindicina di giorni, partite vinacce umide.
Il momento è veramente difficile…
Praticamente impossibile e poco professionale offrire indicazioni sul medio lungo termine.
Quali ipotesi realizzare con una guerra e l’incognita nucleare come più recente novità?
Lo sviluppo più probabile sarà il calo dei consumi con conseguente effetto ribassista ma sarà lento, mentre i rischi di rialzi sono più numerosi.
Il clima di incertezza fa sì che anche i venditori stiano accorti perché sanno che la logistica e l’energia li tengono appesi ad un sottile filo che può spezzarsi.
INDICI INTERNAZIONALI 5 ottobre 2022
L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.865 punti, il petrolio wti è salito a circa 84 $ al barile, il cambio gira purtroppo a 0,996622 ore 09,10
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it