I primi dazi sono arrivati!
Vi segnaliamo alcune considerazioni di terzi. Post di “F.Villa”:
“La guerra dei dazi sta entrando in una nuova fase esplosiva, e chi ha occhi per vedere riconosce i segnali di un cambiamento tettonico nelle relazioni internazionali. Trump ha appena scagliato il suo fulmine: dazi al 25% su Canada e Messico, 10% sulla Cina. Un atto che rivela più della semplice politica commerciale – è una dichiarazione di potere che riscrive le regole del gioco. Ma il vero dramma si sta svolgendo nelle reazioni. Il Canada di Trudeau, lungi dall’accettare passivamente il colpo, risponde con una mossa chirurgica: dazi del 25% su prodotti strategici americani, per un controvalore di 155 miliardi di dollari. Una risposta che dimostra come anche le “democrazie gentili” sappiano mostrare i denti quando necessario. Il Messico, accusato da Trump di collusione con i narcos – un’accusa che rivela più dell’accusatore che dell’accusato – risponde con una strategia articolata su tre livelli, dimostrando una sofisticazione che molti sottovalutano. La risposta messicana non è solo economica, è un messaggio chiaro: il tempo della sottomissione è finito. La Cina, da parte sua, gioca la partita su due tavoli: quello legale, attraverso il WTO, e quello commerciale, con contromisure mirate. Una strategia che dimostra come Pechino sappia combinare potenza e pazienza strategica. Stiamo assistendo non a una semplice guerra commerciale, ma alla ridefinizione degli equilibri globali. Chi sa leggere tra le righe comprende che questi non sono semplici dazi – sono
i prodromi di un nuovo ordine mondiale.”
“Pellati” invece scrive:
“Le misure protezionistiche e potenzialmente inflazionistiche per l’economia statunitense stanno facendo salire il dollaro. Allo stesso tempo, i prodotti europei potrebbero a loro volta risentire di un aumento dei dazi doganali statunitensi. In questo contesto, l’euro/dollaro ha aperto la settimana con una brusca caduta, tornando ai recenti minimi di 1,0220.”
Mentre scriviamo i mercati telematici aperti sono tutti negativi, tranne che per l’olio di soia, certo è che siamo solo al primo atto e alle prime reazioni, la vertenza non sarà semplice e breve. Nella precedente amministrazione Trump abbiamo già visto come passo dopo passo la guerra dei dazi fu appianata con accordi bilaterali.
Il problema al momento è troppo fresco per essere compreso e risolto, per quanto riguarda le quotazioni vedremo fra poche ore il MIX=calo dei fondamentali, e dalla debolezza dell’€ cosa ne scaturirà!
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it