Sta esplodendo il caso “qualità del mais”.
Trovare del mais 5 ppb vero, garantito in arrivo a mezzo camion e treni è sempre più difficile. Nel frattempo, cresce, per prudenza, la richiesta di mais a 3 ppb di aflatossina B1, che fa premio sul 5, ma è ancora più difficile da trovare.
La merce al porto viene venduta con il 5 ppb ed essendo ancora di vecchio raccolto 2023 ci si salva. Oggi il mais caricabile a Ravenna vale 235/238€ (25/9), pagando un premio garantiscono anche il 3 ppb, mentre per i camion arrivo 3 ppb ci si attesta tra i 255/260€/tonnellata.
Difficile rintracciare venditori e prezzi di periodi futuri, al massimo si arriva sino a dicembre ’24.
In ottobre arriverà del mais brasiliano, in seguito anche il nuovo raccolto Ucraino, di cui per ora abbiamo solo notizie contrastanti riguardo alla sanità.
Un bel rebus per chi alimenta vacche da latte o produce mangimi che dovranno dotarsi di vie di fuga scegliendo: grano, orzo, farinetta di mais da aziende alimentari (specie chi ha ancora merce 2023), farinacci e farinette di grano. Ma, ovviamente, sono palliativi.
I principali listini delle Granarie quotano solo il 5 ppb, mentre per il 3 ppb si sta valutando l’indicazione di un premio che comunque varierà dai 5-7-10€/tonnellata più della voce garantita 5 ppb o comunitaria o extra comunitaria.
La situazione non facile da gestire perché anche cercando venditori con la clausola “diritto di rifiuto se comprovata presenza aflatossine” questi, ora si danno nella stragrande maggioranza come NON VENDITORI.
Una fase difficile da gestire per tutti, che potrà chiarirsi solo se i prossimi arrivi via nave dall’Ucraina o dal Sud America saranno conformi.
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it
