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Cereali e dintorni: Thanksgiving e mercati in protezione

Un ponte lungo che potrà aprire a diverse sorprese. La sommatoria dei fattori di crisi in atto non lascia sparare e aperture positive.

Prezzi

In prossimità della festività del THANKSGIVING oggi sicuramente i mercati internazionale e il Chicago andranno in protezione, e rivedremo i mercati venerdi ma l’occasione del lungo ponte è ghiotta per cui vedremo come riapriranno lunedì 28 novembre. 

Nel giorno dell’accordo tra Paesi Membri della EU sul “price cap” del gas, la Russia, come ritorsione, ha minacciato di tagliare le forniture di gas attraverso l’Ucraina, l’unica via rimasta aperta verso l’Europa, a partire dal 28 novembre. (il gasdotto Europeo sabotato è ancora chiuso…) 

La Germania, non avendo sufficienti sistemi di produzione di energia alternativi, in mancanza del gas russo, dovrà necessariamente ridurre la produzione industriale (a meno che fregandosene della sua partecipazione alle UE non si inventi qualcosa altro, come già visto!) oltre a questo, il fatto che la centrale nucleare di Zaporizhzhia sia sempre più a rischio per la corrente elettrica, che alimenta a ore alterne la rete di sicurezza.  

Continuando, abbiamo il mondo delle criptovalute che sta collassando, e la HP che taglierà 6000 posti di lavoro a causa della ridotta domanda di PC (prime crepe del consumismo?) così come Credit Suisse taglierà 1/3 della sua forza lavoro in Cina (anche qui altre crepe) 

Preoccupazione per il fatto che in Cina le forze dell’ordine hanno avuto a che fare con gli impiegati dell’impianto della Apple segregati a causa del lockdown (Covid non scomparso). 

In questo caos dove regna sovrana l’incertezza anche i mercati risentono dei disagi, così dopo lo scampato pericolo della chiusura dei corridoi del Mar Nero (almeno per ora) ci si ritrova con il fatto che chi aveva fatto scorte non compra, e il mercato resta appesantito. 

Ancora molto rumore sui contratti di farina di soya sui 12 mesi del ‘23, ma attenzione anche alle problematiche in vista sul primo quadrimestre del 23. 

Il mercato in pillole:
cereali cedenti, specie il mais trascinato al ribasso dalle quotazioni del portuale extracomunitario, a fronte di un mercato del comunitario via camion/treno ben tenuto per scarsità di logistica, il nazionale appesantito da problemi qualitativi e diffidenza che ne deriva. 

Cruscami ancora tenuti ma ormai vicini a punti di rottura, specie per i mangimisti dotati di formulazione computerizzata. 

Fibrosi sempre ben tenuti ma non più in rialzo. Proteici in ridimensionamento ma attenzione che il mercato della farina di soya è, sul mercato di Chicago, su un forte punto di resistenza (soglia 400$ per tonnellata corta). 

Oli in ribasso. Sottoprodotti del riso ben tenuti. 

Un’allerta: attenzione nel mese di dicembre si acuirà la crisi della logistica per la sommatoria di quattro fattori: 1) la carenza di ritorni verso l’estero, 2) scarsità di materiale rotante estero e nazionale maggiormente assorbito in sua vece sui porti, 3) il meteo invernale,4) le festività. 

Indici Internazionali al 23 novembre 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 1.149 punti, il petrolio wti è sceso a circa 81 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,03418 ore 08,13 

Indici

Mario Boggini e Virgilio

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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