La banca centrale europea ha, nei giorni scorsi, tagliato i tassi di interesse, e il cambio si è rafforzato ancora di più a favore dell’euro.

Con variabili così volatili è difficile fare previsioni corrette sul valore finale delle materie prime. Solo a titolo di esempio come varia utilizzando il solo valore di cambio: es 350punti base di un qualsiasi prodotto con il cambio a 1,040= 336,53; es 350punti base di un qualsiasi prodotto con il cambio a 1,082= 323,47 la differenza è di 13,03€ tonnellata! Da questi conteggi sono esclusi i costi di sbarco e le marginalità degli operatori venditori.
Nell’ultima settimana i prezzi finanziari del frumento tenero hanno confermato la tendenza ribassista in corso da inizio febbraio. In particolare, i prezzi finanziari europei solo nell’ultima settimana hanno segnato un -5% toccando i minimi da fine novembre.
Le analisi Areté identificano tra i principali fattori di ribasso il recente rafforzamento dell’euro sul dollaro (+3% nelle ultime due settimane) e gli effetti spillover derivanti dai prezzi internazionali.
I prezzi USA, in particolare, stanno infatti scontando le prospettive di un mercato più approvvigionato nella prossima campagna e dei ribassi che stanno caratterizzando mercati sostituti come quello del mais (direttamente impattati dalle politiche commerciali dell’amministrazione Trump).
Con il contributo di Areté – The Agri-Food Intelligence Company – è leader in Italia per i servizi di analisi e previsione sui mercati delle materie prime agrifood. Da oltre vent’anni lavora al fianco delle più importanti aziende del settore, delle principali istituzioni nazionali e comunitarie, di governi esteri, di associazioni di categoria nell’agrifood in Italia e all’estero.
Indici Internazionali al 7 marzo 2025
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.286 punti, il petrolio wti è stabile a circa 66 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08326 ore 8,30.

Virgilio e Mario Boggini
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it