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L’Intelligenza artificiale tra Agenzia delle Entrate ed organizzazione dell’ufficio. Tendenze ed innovazione

La tecnologia avanza a ritmi vertiginosi e l’intelligenza artificiale (AI) si sta affermando come uno strumento essenziale in molteplici settori, incluso quello dei professionisti e dei controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Tra gli strumenti più noti vi è ChatGPT famosissimo modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, che rappresenta una rivoluzione nel modo in cui si possono gestire le attività quotidiane.

Al di là di quelli che sono i risvolti sociali del diffondersi di questa tecnologia che potrebbe essere controllata e posta a vincoli ancora da individuare e che non è materia di questo articolo, vi sono vantaggi concreti nell’utilizzo quotidiano per lo studio (ma anche avvocati e professionisti in generale) che, invece di opporsi ad un cambiamento inarrestabile, potrebbero trarne il massimo vantaggio. 

Per quanto concerne l’Agenzia delle Entrate, il direttore Ernesto Maria Ruffini,   in audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe Tributaria nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sicurezza delle banche dati ha sottolineato che “la valutazione del rischio di evasione fiscale e le attività dell’Agenzia delle Entrate volte a misurare l’affidabilità dei contribuenti si avvalgono anche di strumenti digitali, quali l’analisi dei big data, anche attraverso algoritmi di intelligenza artificiale”, ed il tutto avverrebbe  nel rispetto della privacy dei contribuenti e della riservatezza dei dati.

Da un lato i vantaggi per la gestione dello studio professionale, dall’altro i timori che una realtà automatizzata possa far scattare più controlli di quelli che il buon senso richiederebbe

In questo articolo si esplorano i vantaggi dell’utilizzo della tecnologia, l’importanza di saperlo usare correttamente e la rilevanza dei prompt per ottenere risultati efficaci, per non essere “rimpiazzati” dai robot, ma dominarli ed utilizzarli per entrare nella professione del futuro.

Sicuramente il principale dei vantaggi è la capacità di automatizzare compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto tra i quali la preparazione di documenti standard, la risposta a domande frequenti dei clienti, la raccolta e l’organizzazione di informazioni finanziarie permettendo ai professionisti di concentrarsi su attività strategiche e consulenziali, aumentando di concerto la produttività complessiva. 

Un altro aspetto fondamentale è l’utilizzo per ricerche rapide ed analisi preliminari di dati finanziari che grazie alla capacità di elaborare grandi volumi di informazioni, può fornire report sintetici, identificare tendenze e anomalie dei dati stessi suggerendo possibili azioni correttive, particolarmente utile in contesti di due diligence, revisione contabile e pianificazione finanziaria.

Anche il miglioramento della comunicazione con i clienti è un argomento implementabile per rispondere in modo tempestivo e accurato alle richieste e fornendo chiarimenti su questioni fiscali, normative e amministrative, alla stregua di un CRM adattivo.

L’intelligenza artificiale può supportare gli utenti nel loro percorso di formazione continuafornendo risorse educative, aggiornamenti sulle novità legislative e fiscali, e suggerimenti per approfondire specifiche tematiche professionali contribuendo a mantenere elevato il livello di competenza ed aggiornamento.

Per sfruttare al meglio tali potenzialità è fondamentale che imparare ad utilizzarlo in modo efficace. Non si tratta semplicemente di avvalersi di uno strumento tecnologico, ma di integrarlo nelle proprie pratiche professionali in maniera strategica.

Capirne il funzionamento è il primo passo per utilizzarlo al meglio. Nel caso di ChatGPT, questo è un modello di linguaggio basato su reti neurali che elabora il linguaggio naturale. Conoscere le sue capacità e i suoi limiti permette di impostare aspettative realistiche e di utilizzarlo in modo consapevole.

Il Sistema può essere personalizzato per rispondere alle specifiche esigenze dello studio, quali “l’addestramento” con informazioni relative alla legislazione fiscale italiana, alle normative locali ed alle prassi dell’attività. 

La chiave per ottenere risultati ottimali risiede nella capacità di formulare prompt chiari e specifici

Un prompt ben strutturato guida il modello a fornire risposte pertinenti e precise. Ad esempio, invece di chiedere “Quali sono le novità fiscali?”, un prompt più efficace sarebbe “Quali sono le principali novità fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 per le PMI?”. La precisione del prompt influisce direttamente sulla qualità della risposta.

Tornando all’audizione del direttore Ernesto Maria Rufini prosegue evidenziando l’intervento umano nell’attività “In tutti i processi di analisi del rischio svolti dall’Agenzia delle Entrate l’intervento umano è sempre garantito sia a monte, sia a valle del procedimento ed i percorsi di analisi sono interamente sviluppati dal personale dell’Agenzia”, magari prevedendo sempre fasi di test.

“Gli output delle attività di analisi del rischio non sono utilizzati per creare dei provvedimenti impositivi, ma vengono trasmessi alle strutture di controllo che, dopo un’ulteriore valutazione, decidono verso quali soggetti avviare un’attività istruttoria, che viene svolta nel pieno rispetto del principio del contraddittorio (che come sappiamo è stato recentemente potenziato dall’articolo 6-bis dello Statuto dei diritti del contribuente)”. 

Gli algoritmi utilizzati dall’Agenzia delle Entrate sono sempre spiegabili (sono chiare le variabili che portano ad un determinato risultato), non discriminatori (sviluppati per scongiurare il pericolo di decisioni prese in base a dati non pertinenti rispetto al contesto specifico) e trasparenti. 

C’è una sola articolazione organizzativa che può implementare algoritmi predittivi, in cui lavora personale in possesso di particolari qualificazioni professionali in ambito ingegneristico, econometrico, statistico e fisico.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale prepara gli utenti ad affrontare le sfide future del settore. La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti normativi, tecnologici e di mercato diventa un elemento fondamentale per mantenere la competitività a lungo termine.

Investire nell’adozione e nell’ottimizzazione di tali tecnologie significa abbracciare un futuro di efficienza, qualità ed innovazione, garantendo un vantaggio competitivo duraturo in un mercato sempre più dinamico e complesso, difendendo clienti e studio dall’avanzata di controllori sempre più esigenti e dei competitors.

Mario Vacca

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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