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Piccole Aziende, Artigiani e Professionisti con nuovi obblighi

L’estate 2022 non sarà ricordata soltanto per le temperature oltre la media e per la siccità ma anche per l’introduzione di nuovi obblighi che, in un modo o nell’altro aumentano i costi del popolo delle partite iva.

Per quanto da più parti pervenisse l’auspicio di alcuni rinvii la conversione in legge del c.d. “Decreto PNRR 2” conferma l’importante introduzione di nuovi obblighi riguardanti Piccoli imprenditori, Artigiani e professionisti. 

La legge di conversione del Decreto, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ha superato indenne la questione di fiducia posta dal Governo ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29.06.2022), apportando, tra le altre cose, le modifiche alla disciplina dei pagamenti elettronici e l’ampliamento del novero dei soggetti obbligati ad emettere la fattura in formato elettronico.

In realtà l’obbligo di accettare transazione con POS per i negozianti e tutti gli altri soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazione di servizi, anche professionali, è in vigore dal 2014 (legge 179/2012) ma non erano mai state introdotte sanzioni per gli inadempienti. 

Con la conversione del Decreto l’applicabilità delle sanzioni scatta dal 30 giugno 2022.

Le operazioni negate possono essere contestate dai clienti più esigenti rivolgendosi alle forze dell’ordine e denunciando il diniego per al quale violazione non è possibile avvalersi dell’oblazione amministrativa (per cui, è preclusa la riduzione ad 1/3 della sanzione nel caso del pagamento entro i  60 giorni successivi alla contestazione).

La nuova normativa non prevede quantità e qualità dei circuiti da accettare e dei pos da utilizzare; pertanto, si può spaziare dai più costosi pos fisici ai meno performanti ma anche più vantaggiosi economicamente pos virtuali. 

Per le carte è sufficiente accettare anche un solo circuito, un solo tipo di carta di debito quali il bancomat ed una sola carta di credito. 

Con l’estensione della fatturazione elettronica obbligatoria anche per i contribuenti in regime forfettario, tutti i soggetti coinvolti dovranno necessariamente generare, trasmettere, ricevere e registrare le fatture in formato elettronico XML (Extensible Markup Language) utilizzando il Sistema di Interscambio SdI.

La finalità resta quella di proseguire le attività di analisi del rischio di evasione. 

Dal momento che la generalizzazione dell’obbligo di utilizzo della fattura elettronica ha portato ad una riduzione del gap Iva, rispetto al 2018, di circa 2,4 punti percentuali, corrispondenti ad un recupero in termini monetari pari all’incirca a 3,5 miliardi di euro, si ritiene che l’ampliamento della platea dei soggetti sottoposti a tale adempimento potrebbe comportare un’ulteriore riduzione di detto gap contribuendo ad uno degli obiettivi del PNRR.

Mario Vacca in collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it 

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