Azienda Vinicola Innerleiterhof
Raggiungo l’Innerleiterhof sui pendii soleggiati tra vigneti e meleti nel tardo pomeriggio atteso da un simpaticissimo Karl Pichler, che mi saluta con un tono cortese e signorile.
Siamo a Scena appena sopra Merano, 450 metri s.l.m. cittadina con una lunga ed interessante storia strettamente legata alle sue roccaforti, in particolare con il castello e con la sua stirpe regnante, feudatari dei conti di Tirolo. Nel XIX secolo la personalità più illustre fu in particolare l’arciduca austriaco Giovanni d’Asburgo-Lorena, l’Erzherzog Johann che acquistò il Castello di Scena nel 1845 e fu sepolto nel pregevole mausoleo neogotico di Scena il 24 giugno 1869. Oggi il Castello contiene la più ampia collezione privata del noto combattente sudtirolese per la libertà Andreas Hofer.
L’arciduca Giovanni entra nel pieno della storia del vino, sembrerebbe che lui stesso abbia introdotto in questa zona il Pinot Bianco assicurandone la sua diffusione iniziale e la sua popolarità!
Karl mi presenta la moglie Karin Egger impegnata della direzione dell’hotel di famiglia, realizzato nel 1958 dalla nonna di Karin, prima di portarmi in giro per la struttura che è sita al centro dei vigneti terrazzati, tutti esposti affinché i venti freschi della Val Passiria garantiscano una buona aerazione con un sano effetto positivo sulla salute delle uve e la complessità degli aromi.
Un eccelso wine hotel con 35 confortevoli camere, piscina a vista sulle vigne ed una sauna immersa nel verde; mentre parliamo alcuni ospiti si godono qual che resta del sole pomeridiano sorseggiando un calice di vino nella piscina servita da un ingegnoso sistema montavivande che collega il tutto con il bar sito al terrazzo sovrastante.
L’Innerleiterhof è una cantina molto giovane, anche se la tradizione gioca un ruolo molto importante; Karl e Karin hanno voluto realizzarla nel 2010, alcune vigne hanno oltre 40 anni e si perdono nei 2 ettari di proprietà della famiglia. Karl, ingegnere di studi ma enologo per passione, è sempre impegnato in vigna ed in cantina ove produce circa 17.000 bottiglie aiutato dal giovanissimo figlio Martin.
Passeggiamo tra i filari delle vigne fermandoci di tanto in tanto per controllare le uve ed ascolto Karl che si sofferma sui problemi generati dalle piogge inattese del periodo, è molto preoccupato per la situazione climatica, si affrontano continuamente situazioni impreviste, anche estreme che costringono a nuovi adattamenti. Un lavoro bello, ma molto stressante.
Proseguendo il cammino mi fa notare i diversi terrazzamenti e le forme di allevamento.
Pinot Bianco, Souvignon, Pinot Nero, Schiava, Roaner una couvè di Lagrein e Merlot ed il Pinot Nero Rosè Mathilde, nome in ricordo della nonna fondatrice dell’hotel sono i vini prodotti ed imbottigliati anche grazie alla cooperativa Maschinenring Weinbau Keller della quale la cantina è socia.
La produzione avviene tutta in acciaio tranne che per i due vini rossi che riposano in botti di legno. Gran parte della produzione alimenta i consumi dell’hotel e venduta agli ospiti, una piccola parte viene distribuita ai locali della zona tramite un’attività locale molto specializzata.
Particolarissima la sala che ospita la modernissima bottaia, separata dalla sala degustazione dell’hotel soltanto da uno spesso vetro che crea un ambiente unico e serenamente godibile.
L’ambiente ideale per una coppia con la passione per il nettare di bacco che sfugge al caos cittadino.