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Home Fuori dal Silenzio Arianna: “Dopo il vaccino anticovid ho la vista ridotta, neuropatia e dolori”

Arianna: “Dopo il vaccino anticovid ho la vista ridotta, neuropatia e dolori”

Arianna ha 50 anni e vive a Fiumicino, in provincia di Roma, per anni ha fatto l’estetista, le piaceva ballare danze latino-americane, ma la sua vita è stata sconvolta con la vaccinazione anticovid. Lasciamo a lei la parola.

Arianna, grazie per averci raccontato la sua storia, so che per lei non è facile.

Non lo è, ma credo sia importante farlo.

Sono sempre stata una persona attiva, fino a 47 anni sono stata una donna sana e felice, mi allenavo in palestra regolarmente, tre volte a settimana, mi piaceva occuparmi anche della casa e stare con i miei amici e il mio compagno. Questo fino al 26 aprile 2021 quando mi sono vaccinata contro il covid-19 con marchio Pfizer e la mia vita è diventata un inferno. Ho svolto infatti il richiamo il 26 aprile 2021, sempre con Pfizer (prima dose 5 aprile).

Dopo la seconda dose ho subito accusato forti mal di testa e vampate di calore al capo, bruciore agli occhi, dolori articolari e ho iniziato a zoppicare con la gamba sinistra a causa di un dolore al ginocchio. Non pensavo che questi sintomi fossero legati alla somministrazione, ho pensato che forse mi stavo sottoponendo ad eccessivi sforzi.

Anche perché questi miei malesseri non erano elencati nel consenso informato che viene esibito al paziente prima dell’inoculazione. Ma dopo la seconda somministrazione tutti questi sintomi si sono aggravati. Ed erano tutte sensazioni che non avevo mai provato.

Lei aveva pregiudizi verso questa vaccinazione o si è rivolta serenamente all’hub vaccinale?

Non avevo alcun tipo di preconcetto o paura, sapevo che era necessario per tutelare mio padre malato e mi sono fidata. Inizialmente pensavo di avere una forte allergia stagionale, dato il bruciore agli occhi. Ma con il sopraggiungere dell’inverno ho capito che non era così.

Poi i sintomi sono aumentati e ancora peggiorati.

Nei mesi successivi i dolori sono diventati cronici, mi è stata diagnosticata infatti una poliartralgia.

Per i bruciori agli occhi con lacrimazione ho dovuto fare diversi accessi al pronto soccorso: avevo e ho tutt’ora visione di fosfeni, visione appannata, miodesopsie, ossia ho iniziato a vedere una sorta di filamenti volanti negli occhi. Mi è stato riscontrato angiosclerosi, aria di atrofia retinica con mobilizzazione di pigmento in periferia inferiore con addensamenti nel vitreo. La mia vista è insomma sfocata e ridotta.

Mi sono rivolta a un neuroftalmologo e a diversi oculisti. Questo solo per quanto riguarda vista e ho scoperto che sono problemi permanenti.

È poi sopraggiunto un forte prurito sul corpo, intenso come punture di spillo, parestesie diffuse e spesso sento gli arti doloranti o formicolanti. La stanchezza è diventata invalidante e soffro una debolezza muscolare che non mi permette di fare quasi nulla. Sento anche una vibrazione interna al corpo, è difficile spiegare, e anche tremori esterni visibili a mani e gambe. In più avverto anche una sensazione di “terremoto”, scosse molto forti nel corpo. Le assicuro che è spaventoso, mi sveglio di soprassalto. Accuso anche la tachicardia extrasistolia. Mi sono state riscontrate anche mioclonie generalizzate, contrazioni muscolari involontarie, sensazione di ustione ai piedi, infatti la mia pelle è ormai a chiazze, una neuropatia evidente agli arti inferiori.

Uno degli specialisti a cui si è rivolta ha scritto che queste patologie sono da considerare causate dal vaccino anticovid?

No, anche se sulla mia cartella clinica c’è scritto che i sintomi sono comparsi in seguito alle dosi. I medici scrivono di un rapporto temporale, cronologico ma non causale.

Lei pensa che la causa di tutti questi improvvisi disturbi sia la vaccinazione?

Certo, non posso pensare altro, non è accaduto null’altro nella mia vita, né a livello psicologico né sul piano strettamente fisico. E ho iniziato a sentirmi “strana” e dolorante già dopo pochi giorni dalla vaccinazione.

Adesso come sta?

Purtroppo non sto migliorando, assumo oppioidi come terapia del dolore, non posso stare seduta e in piedi a lungo, devo distendermi per trovare sollievo. Non posso quindi lavorare a causa dei dolori e dell’affaticamento cronico, ed anche perché nel mio lavoro è fondamentale la vista. Soffro anche di confusione mentale, annebbiamento, e mi è stato diagnosticato un disturbo post traumatico da stress. Mi è stato spiegato che i farmaci possono attenuare il dolore, ma purtroppo non pare potrà mai esserci una piena guarigione.

Questi dolori e malesseri non mi permettono di lavorare, mi hanno resa una persona non autosufficiente, mi è stato tolto il gusto della quotidianità. Non mi sento più io, ho un corpo che non sento più mio e la mia vita è distrutta. Ho dovuto intraprendere un percorso psicologico con una consulente che mi accompagna con cadenza settimanale.

C’è qualcun altro che la aiuta e le sta vicino?

Solo mia madre, che però è anziana e deve badare anche a mio padre, invalido al 100 per cento. Purtroppo però senza di lei non riesco neanche a svolgere le normali mansioni come cucinare o pulire la casa. Anche la mia peristalsi intestinale è rallentata e a spesso ho difficoltà nella minzione. Sono diventata fotosensibile a anche i rumori mi danno fastidio, ogni tanto avverto un acufene e uno scricchiolio persistente nell’orecchio sinistro, soprattutto quando mangio e bevo. Dovrò fare accertamenti. Complice questa situazione, il mio compagno si è allontanato da me.

I dolori, la mancanza di autosufficienza mi hanno fatta precipitare in uno stato depressivo accompagnato da dimagrimento precoce, ero arrivata a pesare 45 kg. Ora sto cercando di sforzarmi di mangiare.

Ci ha detto che nella sua storia ci sarebbe anche un altro danno da malasanità.

Sì. Nel 2022, una sera in cui non resistevo più ai dolori, mi sono recata in pronto soccorso e ho subito un ulteriore danno: sono stata sottoposta ad un esame invasivo che però non risulta dalla cartella clinica: si chiama emogasanalisi, ma non è stato refertato. Dopo questo esame ho avuto uno stravaso con fortissimo dolore alla mano destra. Da quel giorno non posso usarla, se non per mangiare e lavarmi. I dottori hanno anche documentato una artrosi e tendinite diffuse di polso e mano destra.

Si è rivolta alle istituzioni, ad altri giornali e alle televisioni per denunciare cosa le è successo?

Ho svolto solo un’altra intervista, ma non ne ho la forza e ora tutte le mie energie le impiego per cercare di sentirmi meglio. Io mi sono affidata alle istituzioni e ora ho perso l’uso del mio corpo e la mia vita, pretendo almeno il riconoscimento di invalidità. Ho speso gran parte dei risparmi di una vita per le visite e le cure.

Mi rivolgo a coloro che leggono, se qualcuno può fornirmi aiuto di tipo medico volontario e di assistenza volontaria, io sarò davvero grata di riceverlo, con dignità e sincerità, e ringrazio chiunque vorrà starmi vicino.

Giulia Bertotto

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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