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Governo: Razionamento Internet e Tlc

Da più giorni si sente parlare che, con il futuro razionamento dell’energia, anche ad Internet e alle Telecomunicazioni potrebbe accadere la stessa cosa.

A lanciare l’allarme è stato il Presidente di AiipGiovanni Zorzoni, l’Associazione italiana che raggruppa gli internet provider il quale ha dichiarato: “Da molti mesi sappiamo che, a fronte del crescente rischio concreto di razionamento, l’unico modo per calmierare i picchi elettrici nell’arco di una giornata consiste nel limitare i contatori riducendo la potenza elettrica rispetto a quella inizialmente contrattualizzata”.

Nella lettera appello inviata al Ministero della Transizione Ecologica e Sviluppo economico, ma anche ad Agcom e all’Agenzia italiana per cybersicurezza nazionale, Zorzoni illustra uno scenario apocalittico dichiarando: “Se questo avverrà senza escludere i contatori che alimentano gli elementi di rete degli operatori Tlc, la rete italiana andrà incontro ad un sicuro collasso. Infatti, se i siti trasmissivi verranno limitati da remoto a meno della potenza necessaria al loro funzionamento, smetteranno di funzionare a macchia di leopardo, provocando un effetto a catena di dimensioni nazionali con interruzioni generalizzate, conseguenze devastanti e non prevedibili”.

Forse i “migliori” non hanno ben compreso la portata di un simile “razionamento” che andrebbe ad intaccare un settore strategico come quello economico, ma più di tutto quello che ci deve far preoccupare, è la nostra sicurezza nazionale.

Forse il “lord protettore” che ha messo a punto una macchina amministrativa con decisioni di straordinaria importanza, nell’assenza, o meglio dire, nel vuoto della campagna elettorale, non si rende conto, o forse si, del rischio che questo “annunciato” blackout comporterebbe al Paese.

Cosa si cela dietro una manovra di questa portata tipo, rendere impossibile accedere a Internet e ai dati custoditi nei cloud?

L’Associazione, ha proposto che: “Le autorità raggiungano una piena consapevolezza delle interazioni tra sistemi cloud-centric, e quindi delle possibili ripercussioni che potrebbe provocare un razionamento indiscriminato dell’energia elettrica”.

A noi rimane il dubbio che questa “consapevolezza” continui a chiamarsi: “Distruzione Creativa”.

Andrea Caldart

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

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