Notizie recenti

| | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
Home Fuori dal Silenzio Inchieste Marianna Truglia, donna energica e attiva, la cui vita viene stravolta completamente dal vaccino anti Covid-19

Marianna Truglia, donna energica e attiva, la cui vita viene stravolta completamente dal vaccino anti Covid-19

Marianna Truglia, classe 1982, vede stravolta completamente la sua vita, dopo essersi sottoposta a tre dosi del vaccino anti Covid-19.

Sig.ra Truglia, la sua vita è cambiata, da quando si è sottoposta alle somministrazioni del vaccino anti Covid-19. Com’era la sua vita prima, della somministrazione del vaccino?

La mia vita era molto diversa, rispetto ad oggi. Era come quella di tante altre persone, che nella quotidianità, si dividono tra lavoro, famiglia, cura della casa e vita sociale. Ero una donna serena, molto energica e attiva, tanto da non riuscire a stare ferma un attimo, ed ero completamente sana, non soffrivo di nessuna patologia. Ero un’operatrice socio sanitaria (OSS), e mi occupavo della cura delle persone anziane e malate, tra cui anche mia nonna, e spesso di notte, assistevo le persone, ricoverate in ospedale. Ero sempre sorridente, capace di donare gioia e sostegno a chiunque ne avesse avuto bisogno, ed inoltre, ero una donna molto curata e prestavo molta attenzione al mio aspetto e alla mia persona. 

Cosa le accade, dopo la somministrazione della prima dose del cosiddetto vaccino anti Covid-19?

Dopo l’inoculazione del siero Pfizer (lotto fd1921), effettuata il 7 Giugno del 2021, trascorsi circa dieci-quindici minuti, mi sentivo immobilizzata, dal bacino in giù, e non riuscivo più a muovere le gambe. Spaventata, mi rivolsi al personale infermieristico presente nel centro vaccinale, comunicando loro, ciò che stava accadendo alle mie gambe.  La risposta che ricevetti fu: “signora stia tranquilla, torni a casa, perché il suo è solo panico”. Io, invece, non riuscivo a camminare e sono stata aiutata per poter entrare in auto, perché da sola non ero più in grado di farlo. Nei giorni a seguire, la sensazione di “intorpidimento” alle gambe, continua, e io decido di rivolgermi ad un medico, che valuta la mia sintomatologia come conseguenza di uno stato ansioso, sostenendo la totale assenza di correlazione tra la mia sintomatologia e il vaccino, anzi, aggiungendo, che “i vaccini sono stati salvifici”, facendomi notare quanta gente fosse morta a causa del virus. L’intorpidimento alle gambe continua, e a questo si aggiunge l’affaticamento, e la mia vita inizia a cambiare. Prima ero una donna attiva, ora devo sedermi spesso perché mi affatico facilmente.

Rispetto alle considerazioni, del personale infermieristico del centro vaccinale, e del medico, al quale si è rivolta, che hanno ritenuto la sua sintomatologia derivante da uno stato ansioso, mentre lei sentiva che qualcosa era cambiato nel suo corpo, cosa ha provato?

Mi sono sentita poco considerata, e per nulla ascoltata, perché io avevo la certezza che il mio malessere era un malessere fisico e che fosse la conseguenza del vaccino, in quanto ho iniziato a stare male qualche minuto dopo l’inoculazione, mentre prima ero completamente sana. Purtroppo, ho vissuto un doppio dolore, quello derivante dalle mie problematiche fisiche e l’altro dal non essere “creduta”, perché mi era stato detto che la mia sintomatologia era frutto dell’ansia, e soprattutto che la possibile correlazione tra il mio malessere fisico e il vaccino fosse frutto della mia mente e di una mia personale convinzione.

Nonostante questa situazione che si era presentata dopo l’inoculazione della prima dose, lei “decide” di sottoporsi anche alla seconda e alla terza dose. Perché?

Decido di sottopormi anche alle altre due dosi, perché i medici sostenevano che la mia sintomatologia fosse legata ad uno stato ansioso e che, era necessario che mi sottoponessi alle altre due inoculazioni, perché ritenute indispensabili per salvaguardare la salute dei miei tre figli, affetti da diabete, in quanto si sosteneva che il vaccino fosse immunizzante dal virus Covid-19. Purtroppo sia dopo la somministrazione della seconda dose e ancor di più dopo la terza dose, si sono presentati nuovi e più gravi malesseri, che hanno peggiorato notevolmente il mio stato di salute già compromesso, dopo la prima dose.

Dopo la seconda e la terza dose, il suo stato di salute peggiora. Quali sintomi compaiono?

Dopo essermi sottoposta alla seconda dose, somministrata il 12 Luglio 2021, sempre con lo stesso tipo di vaccino della prima dose e cioè Pfizer (lotto FE2296), all’intorpidimento alle gambe, si aggiunge un peggioramento del mio stato di affaticamento e di stanchezza, e ho difficoltà a respirare. Rispetto a quest’ultimo malessere, il medico ritiene fosse dovuto alle temperature elevate e al fatto che io sono ipotesa. Continuo a rivolgermi a diversi medici, ma la diagnosi è sempre la stessa, io soffrivo di uno stato ansioso, associato ad attacchi di panico. Dopo la terza dose, somministrata il 28 Gennaio 2022, tipo di vaccino “Pfizer” (lotto fn1448) si presentano i vuoti di memoria, la balbuzie, un’eccessiva e repentina perdita di peso, pensi che pesavo solo 30 Kg, inoltre, ero priva di forze, non riuscivo nemmeno a deambulare. Dopo qualche mese dalla terza dose, il 27 Giugno contraggo il Covid e vengo ricoverata nel reparto di malattie infettive del presidio ospedaliero “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, perché avevo avvertito un forte dolore toracico, e qui mi riscontrano una “pericardite”. Dopo qualche mese i medici riscontrano un’insufficienza alla valvola mitrale e tricuspidale con rigurgito. Inoltre mi vengono riscontrate tracce di un enfisema polmonare. Il 6 Maggio del 2024, addirittura io perdo coscienza, e vengo trasportata in auto da mio figlio in ospedale. Questa volta ho seriamente temuto di morire. Da gennaio il mio corpo subisce continuamente infezioni, che sono difficili da curare. Attualmente ho una polmonite e soffro anche di depressione. Vorrei prendere in mano la mia vita, ma come faccio?

Lei si sottopone a visite ed esami periodici, spesso affrontando le spese sanitarie di tasca propria. Perché non si avvale delle visite specialistiche e degli esami clinici messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale?

Perché purtroppo, le liste d’attesa sono troppo lunghe, ed io ho necessità di sottopormi a visite specialistiche e ad esami clinici spesso, a causa delle patologie da cui sono affetta. Non le nego, che non potendo più lavorare, per me tutto ciò è dispendioso, tanto che a volte sono costretta a rinviare le visite. Inoltre, acquisto anche alcuni farmaci che uso per curarmi. 

Oggi com’è la sua vita?

La mia non può più definirsi “vita”, perché non riesco a deambulare, a parlare bene, mi sento sempre stanca e affaticata, e a causa dello stato di salute in cui verso non posso più realizzare i miei sogni, come quello di intraprendere gli studi universitari per diventare infermiera professionale. Il mio stato di salute ha reso la mia vita, quasi completamente invalidante. Non ho nemmeno una vita sociale, non esco di casa, e vivo con il terrore che possa essere colta da un qualunque malore da un momento all’altro.

Chi, o cosa le dà la forza di lottare e di vivere ogni giorno? 

I miei figli, Graziella, Giuseppe e Gabriel, che mi assistono e mi stanno sempre accanto e la fede in Dio. 

Cosa vorrebbe dire, a tutte quelle persone che come lei, hanno subito danni da vaccino Covid?

Parlate, non abbiate paura, ribellatevi, perché il danno ci è stato fatto e chi ce l’ha procurato deve assumersi le sue responsabilità, eventualmente anche nei confronti della legge, e soprattutto perché noi abbiamo diritto ad essere risarciti. È una questione di giustizia! 

Roberta Minchillo

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

Condividi

Condivi questo Articolo!