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Home Esteri Politica Biden boccia il piano per la pace di Pechino

Biden boccia il piano per la pace di Pechino

Il leader degli stati Uniti durante un’intervista: “Se piace a Putin come può essere un buon piano?”.

Non vuole sentire ragioni il presidente americano Joe Biden.

Il piano in dodici punti promosso dal presidente Xi Jinping il quale sollecita una “soluzione politica” del conflitto, attualmente in atto in Ucraina, con un ritiro delle sanzioni e, allo stesso tempo, sollecitando tutti a sostenere i due attori principali della guerra nella ripresa “del dialogo diretto” il più rapidamente possibile ha trovato un muro insormontabile dalle parti di Washington.

“Se a Putin piace come può essere un buon piano”, ha tagliato corto il presidente degli USA durante un’intervista ad Abc News, rincarando la dose: “Ci sono vantaggi solo per la Russia, l’idea che la Cina negozi l’esito di un combattimento è totalmente ingiusta per il Paese retto da Zelensky, non credo sia un piano razionale”.

Il ministro degli Esteri Dmitry Kuleba ha sottolineato: “Non siamo assolutamente d’accordo sulla fine delle sanzioni unilaterali”; una bocciatura piena è giunta anche dal consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak: “Se si pretende di essere un attore globale, non si offrono soluzioni campate per aria. Non si scommette su un aggressore che ha violato la legge internazionale e che perderà la guerra. Non è una strategia lungimirante”.

Dal canto suo il Dragone non appare abbia intenzione di mollare la partnership “senza limiti” con il Cremlino continuando però a rivendicare la sua neutralità anche diplomatica.

Presto uno degli alleati più fedeli dello “Zar” Putin, il presidente bielorusso Lukashenko, si troverà a Pechino dal 28 febbraio al 2 marzo su invito diretto del leader del Pcc; insieme i due hanno siglato una partnership strategica quando si sono incontrati nella città di Samarcanda a settembre 2022.

Esattamente un anno fa, la Bielorussia ha consentito alle truppe russe di trasformare il suo territorio in un trampolino di lancio per scagliare l’attacco contro Kiev.

Lukashenko, all’inizio del mese, ha affermato che il suo Paese era pronto a farlo di nuovo alimentando nuovi timori dalle parti ucraine.

Il presidente transalpino Macron sarà in Cina nei primi giorni di aprile e ha spinto Pechino a “premere sulla Russia” affinché faccia calare il sipario sulla guerra: “solamente se la sovranità territoriale dell’Ucraina e del suo popolo sarà rispettata si potrà realizzare la pace”.

L’Unione Europea è impegnata a tenere aperto un canale diplomatico con la Cina come non ha mancato di ricordare il ministero della Difesa cinese, giovedì a Bruxelles si è tenuto un incontro tra una delegazione di suoi militari e quella della Nato, facendo ripartire “il dialogo e le consultazioni istituzionali” per la prima volta dallo scoppio della guerra e della pandemia del Covid.

Francesco Graziano

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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