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Il futuro della democrazia

Negli ultimi decenni si è visto emergere molte contraddizioni del sistema democratico, ombre di potere al di fuori del controllo istituzionale e delle sue regole. Non è immediatamente visibile ma può condizionare Parlamenti e  Governi.

La democrazia ha di fronte a sé prove decisive. Nuove aggregazioni economiche e finanziarie, dalle enormi ramificazioni, gruppi di interesse e di pressione ne possono distorcere un funzionamento che è già, di per sé, instabile e precario. I “pochi” possono condizionare  governi opponendo i propri interessi all’interesse generale. Se questo accade la democrazia deperisce, si svuota. 

Nell’antica Grecia la comunità politica era rappresentata dalla polis, mentre nel mondo moderno è rappresentato dallo Stato inteso come Stato Nazionale. Questi “poteri” hanno, spesso, una configurazione anonima non facilmente individuabile, diversa dai meccanismi ai quali fa riferimento la democrazia classica. Il principio fondante della democrazia è il principio elettivo. È l’elezione che legittima la dirigenza delle classi politiche. Nella storia del pensiero istituzionale la politica è la dimensione nella quale vengono prese le decisioni che hanno una valenza generale. Oggi, invece, per la democrazia va sempre più affermandosi una maggiore difficoltà di assumere decisioni di tipo generalistico. I grandi potentati di tipo economico – finanziario sono in grado di rendersi sfuggenti, sfruttando le nuovi basi tecnologiche, straordinariamente mobili e dinamiche del sistema delle comunicazioni di massa. Qui si inseriscono un insieme di fattori che possono trasformare l’ambiente socio – economico nel quale opera uno Stato democratico. 

Il compito della politica

Attraverso un lungo percorso storico, nell’Europa occidentale si è compreso che è necessario considerare il benessere e lo sviluppo economico, come uno dei grandi fini della società. In questo contesto, alla politica spetta far sì che lo sviluppo segua la pluralità di fini, il rispetto delle norme costituzionali, della libertà e come garantire i livelli di eguaglianza.

Più le classi politiche dimostrano la propria incapacità di operare e di essere incapaci di perseguire gli interessi generali, tanto più finiscono per approvare leggi sbagliate. Vale a dire, più la classe politica si comporta in maniera inadeguata e più la democrazia ne soffre, sottoposta ad uno svuotamento per linee interne alle quali non corrispondono, in modo egualmente proporzionato, le capacità di sviluppare delle alternative legittime e plausibili rispetto ai nuovi poteri forti che vanno emergendo.

Ogni riferimento non è “puramente casuale”.

Antonella Di Luzio

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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