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La lettera di Giuliano Castellino ad Adnkronos

Il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino invia una lettera all’agenzia di stampa Adnkronos dal carcere di Poggioreale.

Forza Nuova, Castellino: “Non volevo assaltare la Cgil, ma solo ‘assediarla’ da fuori” Leggi

«Io non ho messo piede dentro la Cgil – scrive Castellino – il nostro intento era assediare, cioè arrivare fin sotto il palazzo e là fuori, non dentro, chiamare Landini e con lui aprire un dialogo politico sul green pass. A Landini volevo chiedere di proclamare lo sciopero generale a difesa dei lavoratori. Questa posizione dimostra che non era nostra intenzione entrare dentro il palazzo. Noi volevamo solo entrare dentro al cortile: Io sono entrato solo nel cortile, arrivando fin sotto le scale, senza mai entrare dentro».

Castellino, difeso dall’avvocato Carlo Taormina, dichiara che le Forze dell’Ordine erano al corrente della sua partecipazione al corteo no green pass a Roma, dello scorso 9 ottobre durante il quale c’è stato l’assalto alla sede della CGIL. «L’assalto alla Cgil? Non sono entrato. Armi e bastoni? Ero a viso scoperto e senza nulla in mano», sostiene il leader di Forza Nuova, puntando il dito sul “tritacarne mediatico” e l’informazione “faziosa”. Castellino sostiene che «è tutto mirato a costruire un personaggio brutto sporco e cattivo» ma secondo il Gip: «Dalle immagini si vede introdursi nei locali della Cgil scavalcando una finestra per poi aiutare altre sue persone a scardinare il portone di ingresso». 

«Tutto fatto in malafede per criminalizzare persone e idee, magari per coprire i propri fallimenti politici (la sinistra) o la pochezza umana (la destra)», scrive il leader di FN, sostenendo che «la nostra posizione è contro la tirannia sanitaria, il Green Pass e il grande Reset. Da 20 mesi abbiamo usato solo il tricolore, urlato “Italia Libera” e lasciato ogni riferimento ideologico. Ma per criminalizzare le opposizioni ecco che ricompare lo spettro fascista».

Gli “accordi presi con la polizia”. Sembrerebbe che Luigi Aronica, ex Nar (nuclei armati rivoluzionari), avesse parlato con funzionari della Digos che avrebbero autorizzato il corteo fino alla sede della CGIL. Castellino sostiene che dopo la trattativa alcuni di loro fossero in testa al corteo per indicare dove passare.

I fatti contano ma ognuno faccia le proprie riflessioni. Certamente Marco Tullio Cicerone scriverebbe “mala tempora currunt”, mentre Alessandro Manzoni che “la ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto”. 

Antonella Di Luzio

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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