«Da domani senza la dose giornaliera di vaccino non potrai accedere ai soldi sul tuo conto». Centinaia di adesivi a firma di Casa Pound sono stati attaccati sui bancomat di diversi istituti di credito in molte città d’Italia che dovrebbero corrispondere alle 91 fotografie pubblicate su Facebook.
Luca Marsella, ex consigliere del X municipio di Roma, twitta: «No, non sono veri i cartelli che avete trovato sugli atm in tutta Italia nel giorno in cui entrano in vigore nuove restrizioni. È un’azione provocatoria firmata Casa Pound: vuoi prelevare i tuoi soldi? Vaccinati. Perché arriveremo anche a questo.
Svegliamoci! ».
La nota diffusa dal movimento
«La nostra è un’azione provocatoria per protestare contro l’obbligo di green pass per accedere anche a servizi come banche e poste. Ormai è palese che le misure del governo non abbiano nessun tipo di fondamento sanitario. Lo scopo è solo quello di costringere, con la minaccia e il ricatto, la popolazione a vaccinarsi per poter usufruire di servizi necessari. Il copione è sempre lo stesso: additare come criminale chi non si vaccina, nonostante non violi alcuna legge. Gli scellerati, è ora di dirlo chiaramente, sono altri e siedono sulle poltrone governative: non c’è altro modo di definire chi, pur di non prendersi le proprie responsabilità politiche, cerca in ogni modo di gettare fango sui propri cittadini. Draghi, Sileri e i loro accoliti che vorrebbero rendere, parole loro, la vita difficile a chi non cede al ricatto, sappiano che esistono italiani che non si sono arresi e non si arrenderanno ora: saremo noi a rendere la vita difficile a questo circolo di burattini».
Un 1° febbraio da ricordare
Mentre i “baldi giovani” attaccavano gli adesivi su gli atm, giunge il twitt di Simone Di Stefano, portavoce e fondatore della tartaruga frecciata: «Per libera e sofferta scelta, il mio percorso politico con CasaPound Italia termina oggi. Non tornerò mai più sull’argomento e non c’è necessità di discutere le motivazioni, che sono pochissime ed esclusivamente di natura politica».
Un comunicato breve e incisivo che lascia intuire dissapori all’interno del movimento.
Antonella Di Luzio