Mentre scriviamo la cabina di regia governativa discute per inasprire le regole del super green pass. Emergono alcune indiscrezioni che fanno rabbrividire:
Per «tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale anti Covid si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età». L’obbligo dovrebbe essere valido fino al 15 giugno. «Sono esentati i casi di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore». Ansa Italia
Potrebbe essere previsto l’obbligo vaccinale anche per tutti gli over 50 che non lavorano fino al 15 giugno 2022. La sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro.
Super green pass anche per i servizi primari
Dal 20 gennaio al 31 marzo 2022 il super green pass sarà obbligatorio per andare dal parrucchiere ma anche per uffici pubblici, servizi postali, bancari, attività commerciali. Probabilmente si sono dimenticati di inserire la toilette!
La nota stonata
Dato che anche i vaccinati con 2 o 3 dosi si infettano, la “cura” del Ministro Speranza con ‘Tachipirina e vigile attesa’ è stata fallimentare. Visto che nel Recovery plan sono stati previsti solo 9 miliardi di euro per la “Cenerentola Sanità” ma ben 17,1 miliardi per la ‘Parità di genere’, ci si pone qualche quesito in merito. Considerando quanto di cui sopra pare che questo Governo voglia curare il Paese con le restrizioni, la discriminazione e la repressione.
Antonella Di Luzio