È allarme ordine pubblico dopo la manifestazione di sabato 9 ottobre 2021 a Roma, nel centro storico. Le istituzioni sono pronte a rispondere con fermezza agli attacchi subiti, fino ad arrivare a una revisione delle regole relative alle manifestazioni, proprio per evitare che salvaguardare la sicurezza dei cittadini, evitando che sia messa in pericolo da qualsiasi corteo che volesse esprimere un suo libero pensiero. Libero pensiero previsto dalla Costituzione (articolo 21, 1° comma: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”). Cresce, però, la paura delle istituzioni perché aumentano le forme del dissenso dei cittadini sulla gestione del green pass e vaccini.
“Le nuove regole – come riporta ‘Il Corriere della Sera’, dovranno essere valutate con rigore, limitando al massimo i cortei. Le autorizzazioni potranno essere rilasciate soltanto con garanzie reali di rispetto delle regole da parte degli organizzatori. Se si riterrà che non ci siano le condizioni la manifestazione dovrà essere vietata”. Purtroppo assistiamo a una ennesima limitazione che si aggiunge alle numerose restrizioni volute dal governo per l’emergenza sanitaria del Covid-19. Nonostante il preoccupante clima sociale “Cgil, Cisl, Uil organizzano il 16 ottobre 2021, a Roma, una manifestazione nazionale e antifascista, come si legge sul sito https://www.firstcisl.it – per il lavoro e la democrazia. A comunicarlo sono i segretari generali delle tre confederazioni sindacali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri.
Francesco Fravolini