Il motivo per cui Benedetto XVI, impedito, fu sepolto senza pallio.
Come abbiamo dimostrato qui
Fin dal 2013, una “Chiesa dell’amministrazione” ha vegliato sulla combinazione papa impedito + antipapa usurpatore, (il famoso “ministero allargato” di cui parlava Mons. Gaenswein) delimitando spazi, tempi e prerogative per l’uno e per l’altro.
Inoltre, questa “reggenza” ha via via spogliato Bergoglio di tutta una serie di privilegi, simboli, apparati liturgici tipici del Papa.
Sulla base della nostra inchiesta possiamo quindi formulare una ipotesi verosimile circa i cambiamenti varati nel 2024 sulle nuove esequie pontificie, che non sarebbero altro che delle esequie antipapali abilmente dissimulate.
Prima domanda: perché Bergoglio è stato inserito in una cassa, per essere comunque poi esposto alla libera vista dei fedeli? Non vi è una gran differenza con il corpo dei veri papi deposti sul catafalco, ma questa composizione della salma comprende tradizionalmente che sotto il braccio del papa defunto figuri la sua ferula, quell’asta terminante con una croce. In sostanza, la ferula è il pastorale del Papa: mentre il vescovo ha un pastorale ricurvo, quello del papa finisce con una croce.
Dato che Bergoglio era antipapa, quindi illegittimo vescovo di Roma, non avrebbe potuto avere accanto al suo corpo la ferula da papa, ma gli sarebbe toccato, al massimo, solo un pastorale ricurvo da vescovo. Da qui, riteniamo, la soluzione di incassare fin da subito la salma, per evitare, giustificando con la mancanza di spazio, di dover porre a fianco dell’antipapa morto solo un imbarazzante pastorale da vescovo.
Qualcuno obietterà che Pio XII e Giovanni XXIII non furono deposti sul catafalco con la ferula. Vero, ma il primo fu rivestito con mozzetta rossa bordata di ermellino e il camauro, mentre al corpo di papa Roncalli fu fatto indossare il fanone: tutti questi paramenti sono esclusivi e distintivi del papa.
Il corpo di Bergoglio, di fatto, non è rivestito di alcun paramento, simbolo, o accessorio che sia proprio e distintivo della dignità, del munus di pontefice. Non potevano mettergli né ferula, né fanone, né camauro, né altro che suggerisse in modo troppo esplicito il suo status di antipapa. Tutto al tempo.
Qualcuno potrebbe obiettare che la salma indossa comunque il pallio, quella piccola stola di lana bianca decorata con crocette nere.
Il pallio fu per alcuni secoli appannaggio esclusivo del Pontefice, ma a partire dal VI secolo, i papi lo condivisero con gli arcivescovi metropoliti, in segno di fraternità.
Il pallio è simbolo dell’autorità pastorale, del ministerium, del servizio che si svolge. Infatti, viene deposto sulle spalle del neoeletto papa dai cardinali.
A conferma di ciò, il card. Martini, quando morì il 31 agosto 2012 come arcivescovo metropolita emerito di Milano, fu composto sul catafalco con il pallio da arcivescovo metropolita. Non tutti i vescovi defunti indossano il pallio, proprio perché questo non si riferisce al loro munus, (uguale per tutti i vescovi) ma solo al ministerium di particolari vescovi con incarichi speciali, quelli metropoliti, che se lo portano nella tomba.
Papa Benedetto XVI invece fu deposto sul catafalco senza il pallio.
Come mai? Semplice: essendo morto in sede impedita, papa Benedetto era stato spogliato del ministerium, almeno quello pratico (opere e parole), ecco perché venne deposto sul catafalco senza il pallio.
Se, come alcuni vorrebbero farci credere, (tra cui il fu Bergoglio), papa Ratzinger fosse morto da vescovo emerito di Roma (metropolita) il suo corpo avrebbe dovuto indossare il pallio, ma così non è stato.
E allora, perché la salma di Bergoglio indossa il pallio? I casi sono due: o è quello di Benedetto XVI, simbolo del ministerium che Bergoglio gli usurpò nel 2013, oppure è semplicemente il pallio da arcivescovo metropolita di Buenos Aires.
Ancora una volta, la salma di Bergoglio non indossa alcun simbolo univoco di una dignità pontificia che, da antipapa, non ha mai posseduto. Il fatto che il suo corpo sia stato composto nel pieno rispetto di queste antiche simbologie e rituali, dimostra ancora una volta che la Chiesa istituzionale sa tutto da sempre, e tiene sotto controllo la situazione. Anche la lapide di Francesco, priva di sigle pontificie come PP. o Pont. Max., conferma per l’ennesima volta la realtà canonica.
Colpisce sgradevolmente che in Santa Maria Maggiore sulla tomba dell’antipapa sia stata posta la sua orribile croce pettorale con il Buon Pastore dei Rosa+Croce, con le braccia incrociate. Un’iconografia completamente estranea all’arte cristiana, ma caratteristica invece della Massoneria
al giuramento per il 18° grado da principe Rosa+Croce, bisogna infatti assumere proprio la posizione del “Buon Pastore”, guarda caso, con le braccia incrociate.
Intristisce che Santa Maria Maggiore debba ospitare il corpo di un personaggio così nefando per la Chiesa cattolica: dopo la risoluzione del caso, con una petizione forse sarà il caso di chiedere al futuro vero Papa la traslazione del corpo dell’antipapa in una sede più consona, e la rimozione del suo simbolo, tipicamente gnostico e offensivo del Cattolicesimo.
Ora si spera che il prossimo conclave sia convocato escludendo d’ufficio i falsi cardinali nominati dall’antipapa. Se ciò non avverrà, sarà eletto un altro antipapa, con gravissime conseguenze per la Chiesa e per il mondo.
Andrea Cionci
