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Home Economia Cereali e dintorni. L’USDA in pillole

Cereali e dintorni. L’USDA in pillole

Dall’USDA uno stimolo rialzista. Le difficoltà sui trasporti resisteranno ancora per un po’ di tempo, a causa delle mancanze di ritorno a pieno carico.

In pillole i dati USDA di Ieri: 

Iniziamo con i Semi di Soya dove le produzioni si sono rivelate sotto le attese, siamo infatti passati da 122,35 milioni di tonnellate a 119,16 e gli Stock che erano attesi a 6,72 milioni di tonnellate sono scesi a 5,44. Invariato l’import della Cina. Effetto rialzista per il mercato.

Per il Grano invece pesa la maxi-produzione della Russia che passa da 88 milioni di tonnellate a 91, e che dovrà vendere! invariati i dati EU così come le altre produzioni, stock nelle attese. Effetto ribassista per il mercato.

Per il mais produzioni USA inferiori alle attese. Anche la produzione EU è stata diminuita da 60milioni di tonnellate a 58,80. Invariato l’import della Cina. Produzione Ucraina poco aumentata da 19,5 milioni di tonnellate a 20,5. Effetto rialzista per il mercato 

A seguire i prezzi del 12/9/22: 

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Ora Mentre scriviamo il mercato telematico perde un pochino sulla farina, ancora in leggero rialzo sul seme di soya, il mais ha un andamento misto guadagna sulle prime posizioni perdite lievi sulle posizioni lontane, mentre il grano è ora in aumento. 

La situazione resta molto ondivaga, ma del resto con una guerra e con una centrale nucleare critica non può che essere così. 

Nel mercato interno: enorme confusione sul mais specie per i vari gradienti qualitativi, caccia ad amidi sostitutivi quali orzo e grano. 

Fibrosi sempre molto cari. Alcuni sottoprodotti dell’industria agroalimentare vanno rarefacendosi per i cali produttivi o per i problemi energetici (essiccazioni). Proteici sempre cari. 

Un’altra criticità in essere è determinata dai trasporti su gomma che si stanno impreziosendo, in effetti il calo di arrivi dall’estero è dovuto anche alla mancanza di ritorni a pieno carico…

Questa situazione in coincidenza con i raccolti durerà ancora settimane. 

In questa situazione restare corti di merce è molto più pericoloso che averne un poco di più 

Restiamo scettici sugli aumenti registrati, ma l’USDA è l’USDA, e quindi la si accetta senza discussioni. Poi vedremo come reagiranno i vari mercati internazionali, dove all’orizzonte appaiono vari scenari molto complessi, ma accomunati solo da una cosa: il possibile calo dei consumi. 

INDICI INTERNAZIONALI 13 SETTEMBRE 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.133 punti, il petrolio wti è sceso a circa 83 $ al barile, e il cambio gira a 1,01357 ore 07,55. Questo recupero dell’euro sul dollaro lenisce un poco gli aumenti del mercato. 

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Mario Boggini e Virgilio in collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A   

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM   

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

Fuori dal Silenzio

SatiQweb

dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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