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Intervista a Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Cattolico Christus Rex

Intervista a tutto tondo a Matteo Castagna su politica e il movimento cattolico di cui è responsabile.

Può parlarci del Circolo Christus Rex che lei ha fondato? Quando è nato e di cosa si occupa?

Il Circolo Christus Rex viene fondato ufficialmente il primo gennaio del 2007, ma era già attivo un gruppo con il nome di Avanguardia Scaligera già dal 2003. L’attività cattolico-tradizionalista-militante parte nel 1999. Il Circolo si occupa fondamentalmente di tre cose: la formazione cattolica tradizionale sul catechismo di San Pio X e sulla storia della dottrina sociale della Chiesa di mons. Umberto Benigni ogni primo mercoledì del mese (on line per raggiungere tutti), gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola, predicati secondo il metodo di padre Vallet dai sacerdoti dell’Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia (To); informazione, poiché l’uomo è essere sociale ed ha diritto di conoscere la Verità di ciò che lo circonda, senza le fesserie del politicamente corretto/pensiero unico; azione militante, al fine della trasmissione pubblica della Fede attraverso l’esempio della vita di un cattolico fedele alla Tradizione, quindi conforme ai dieci comandamenti ed ai precetti della Chiesa. Evidentemente, tutto questo riceve una grande grazia dal Cielo attraverso una vita sacramentale costante, composta da una confessione frequente e dall’assistenza all’unica santa Messa cattolica tradizionale, non in comunione con gli eresiarchi conciliari. Per coloro che fossero interessati, tali celebrazioni sono in tutta Italia e consultabili nei luoghi e negli orari sul sito www.sodalitium.biz

All’interno del Circolo vi sono più persone con ruoli ed ambiti ben precisi, per l’apostolato cattolico-tradizionale, tra cui l’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, il professor Giovanni Perez, l’ingegner Raffaele Amato, ecc…

I cattolici e il loro impegno nell’agone politico italiano ed europeo: qual è o quale dovrebbe essere il loro compito nella società odierna?

E’ una grande delusione per noi vedere che troppi politici, a livello soprattutto europeo, non applicano ciò in cui dicono di credere. Ad esempio, ricordo che nel 2008 un eurodeputato che non è mai stato cattolicissimo, come l’onorevole Mario Borghezio, ha voluto costruire con noi un presepio nel Parlamento europeo. Questo fatto destò più paura e timore nei confronti dei cosiddetti deputati cattolici rispetto a coloro che non lo erano, suscitando in noi stupore e anche tanto apprezzamento, fino al punto che, nonostante i mugugni, l’allora presidente del Parlamento europeo si complimentò pubblicamente in Aula per l’iniziativa e ci ringraziò. Noi pensammo che, a differenza di quanto si vociferava, il presepe non era considerato divisivo per nessuno.

A settembre di quest’anno è stata pubblicato il suo ultimo lavoro editoriale, libro scritto insieme all’avvocato Gianfranco Amato. Vuole illustrarcelo?

“Patria e Identità” è il mio terzo libro, scritto con l’amico di tante battaglie, Gianfranco Amato, con il quale condividiamo innanzitutto la fede, la necessità della preghiera e dell’azione militante, per mantenere viva la Tradizione cattolica, alla faccia di quei modernisti che vorrebbero cancellarla, ridurla o adeguarla, a seconda dei loro comodi. Dunque, questo libro nasce dalla volontà di far pensare chiunque, credente e non credente, nei confronti della Patria e dell’Identità. Abbiamo voluto, avendo sensibilità differenti nell’approccio al prossimo, firmare ciascun capitolo con il proprio nome e cognome all’interno di tre parti: “Uno sguardo sulla politica”, “Un’occhiata sulla società”, “Una sbirciata sulla Chiesa”.

Si è già fatta un’idea sull’Esecutivo in carica? Cosa ne pensa?

Noi elettori abbiamo votato, fondamentalmente, per due partiti, secondo quello che la legge elettorale prevede. Pertanto, la x l’abbiamo messa su Fratelli d’Italia, ma nel nostro contesto lo stesso voto andava sia alla Camera sia al Senato a candidati della Lega e, nello specifico, a Lorenzo Fontana per la Camera (poi divenuto presidente della medesima e mio amico personale, dal 1996) nonché al Senato, a Paolo Tosato. Nell’uninominale abbiamo votato per Fratelli d’Italia. Possiamo dire, nella pratica, che la legge elettorale ci ha fatto quindi votare sia Fratelli d’Italia sia la Lega, dai quali, data la vicinanza e l’amicizia che ci lega da tanti anni, ci aspettiamo una coerenza in merito ai principi morali cristiani, che sempre con noi hanno sostenuto.

La società – italiana ed europea – si trova all’interno di una crisi che non è solamente socio-economica, ma soprattutto valoriale. Può la Chiesa contribuire ad “invertire la rotta”, per realizzare un modello alternativo di società?

Oggi la Chiesa ufficiale ha preso la posizione globalista, pseudo-pacifista, politicamente del deep state. Dunque, noi cattolici dobbiamo stare attenti, come lo siamo dal Concilio Vaticano II (1962-1965), a quanto affermano le presunte Autorità ecclesiastiche. Ci tengo, in modo particolare, a dare un messaggio di speranza: “Le porte degli inferi non prevarranno”. Nessuno disperi, ma compia la volontà di Dio e la salvezza eterna sarà pronta per lui. Viva Cristo Re e Maria Regina. Sub Christi vexilli regis militare gloriamur!

“Dio, Patria, Famiglia”: possono insieme rappresentare un manifesto d’amore, anche al giorno d’oggi?

Questo trinomio è l’identificazione dell’Amore, anche da un punto di vista cronologico. Prima dobbiamo amore, adorazione e culto a Cristo, seconda Persona della Santissima Trinità e Figlio di Dio, il quale ha voluto che i popoli fossero distinti in diverse Patrie, che dobbiamo amare, perché dono di Lui. Nelle famiglie, composte unicamente per volontà divina e naturale, da una mamma e un papà uniti nel sacro vincolo del matrimonio. Ciò che ci viene propinato in questo tempo è solo sovversione dell’ordine naturale, in odio a Cristo ed alla Verità.

Matteo Pio Impagnatiello

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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