A poche ore dall’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, una riflessione su come i grandi organi di informazione (non) hanno raccontato 15 mesi di massacri quotidiani ma hanno fatto da “scorta mediatica” al genocidio di un popolo, attraverso la denuncia di un giornalista che si è chiamato fuori da una congiura del silenzio gravida di conseguenze etiche per l’umanità. A partire da questo orrore, che è stato visibile solo grazie alla rete, l’intervista di Martina Pastorelli al collega Raffaele Oriani affronta anche i temi della libertà perduta del giornalismo, della deriva morale dell’Occidente, dell’importanza delle fonti informative indipendenti, della crisi di una politica incoerente e assente.
Martina Pastorelli