Che agli italiani non piaccia sapere cosa fa la politica o per dirla tutta proprio non interessa, è un fatto notorio, ma la vera emergenza che stiamo affrontando è l’ignavia diffusa, che sta portando alla distruzione la democrazia della nostra sovranità umana.
Oggi il concetto di libertà è diventato molto relativo e non siamo più nell’epoca in cui possiamo fare spallucce e dire: “ce ne sbattiamo le palle tanto non c’è alternativa”.
Forse non vogliamo ammetterlo, ma stiamo vivendo una tirannia predatoria che, attraverso “l’euro-lager” economico, dove poteri esterni ai nostri Governi, cercano di smantellare quotidianamente la democrazia della nostra sovranità umana, a favore di un globalismo occidentaloide pronto a dominare su tutto e tutti.
Il vero problema di fondo oggi sta nel fatto che il dibattito politico cerca di condannare la difesa della nostra sovranità, delegittimando il sovranismo che, nel loro linguaggio, è il populismo dei poveri imbecilli.
Forse è arrivato il momento di rompere con il conformismo del pensiero unico, che si tenta in tutti i modi di far passare come l’avanguardia di un futuro “sostenibile e sicuro”, per passare all’anticonformismo del pensiero critico.
Va sconfitta quella logica delimitante del: “ma non c’è alternativa” che è il perfetto terreno per quella politica delle coercizioni individuali, sanitarie ed economiche.
Dal trattato di Maastricht e dall’adozione dell’euro in poi, la Commissione europea con i suoi burocrati eletti da nessuno, e quindi responsabili per nessuno, ha via via aumentato i suoi “pieni poteri”, limitando quelli dei Governi nazionali degli Stati membri, legittimamente eletti dalle democrazie popolari.
Quella che dovrebbe essere oggi l’espressione più alta della rappresentatività dell’unità nazionale, ovvero la politica umana del Parlamento, sta invece lasciando lo spazio ad un’operazione di trasformismo, che potremmo chiamare il globalismo senza confini dove abbiamo visto, a partire dagli ultimi tre anni, l’abolizione della democrazia in favore di un governo delle lobby.
La democrazia della nostra sovranità umana è rappresentata oggi da una società disintegrata dove il globalismo lobbista, muove i propri passi attivando confini fisici che ben delineano il recinto culturale e identitario, per un futuro invasivo di controllo sociale.
Una visione drogata che usando a piacimento la comunicazione, sempre più globalizzata, interviene prepotentemente nella manipolazione dei modelli culturali e comportamentali di riferimento della società.
Una narrativa teleguidata con una distorsione allucinatoria della democrazia cerca di alterare la realtà, attraverso l’intossicazione farmacologica con dispositivi tecnologici di condizionamento di massa.
“Democrazia climatica”, “democrazia sanitaria” solo per citarne alcune, sono il pretesto per imporre sistemi di controllo sociale che, un potere trasversale alla democrazia costituzionale, sta cercando di portare i cittadini, verso un’apocalisse della democrazia e sovranità umana.
La società di oggi si sente insoddisfatta e nella sterilizzazione dei propri sogni, il sistema è pronto a piazzare nuovi desideri per creare nuovi modelli di dipendenza, cercando di alienare le democrazie come le conosciamo.
All’orizzonte ormai si vede il trasumanesimo avanzare per plasmare una contemporaneità dove, attraverso l’artificialiazzazione dell’uomo, congelare la libertà democratica della nostra sovranità umana.
Andrea Caldart