È sempre più importante avere fonti e informazioni indipendenti, perché la marea di “frames” a cui assistiamo tutti i giorni, sono per lo più al servizio di pochi individui.
Il “frame” è un semplice meccanismo presente in ognuno di noi, ovvero attraverso un’immagine, siamo in grado di produrre un giudizio che si genera nel nostro subconscio.
Quello che sta avvenendo nell’informazione è che, man mano che il progetto dell’élite globalista si diffonde, esso sta tentando di limitare le “informazioni scomode”, con la censura automatizzata.
Prendiamo ad esempio il conflitto in Ucraina dove siamo tutti suggestionabili dall’orrore della guerra, parliamo del bene e del male, dei buoni e dei cattivi, aiutati, o meglio dire “pilotati”, dall’informazione controllata da pochi, ovvero dal cosiddetto mainstream.
Ed eccoci serviti il frame dell’emozione dello choc collettivo supportato da filmati, immagini, informazioni, spesso generate da chi non conosceva un centimetro quadrato di quelle terre, della sua storia e dei suoi eventi.
Scatta subito il potentissimo “frame” della paura che fa perdere alla persona l’orientamento del pensiero, una sorta di dogma dove tutto il resto è sbagliato.
Una deriva pericolosissima dove questi ciarlatani, tentano di modellare gli eventi, influenzando le menti, creando un intrattenimento di arte decadente che va dallo spettacolo alla politica.
Sono abili impostori costruttori di un’ingegneria sociale artificiale che cercano di imporre un controllo secondo i dettami della società neoliberista, per compensare il loro totale vuoto interiore.
Prendiamo ad esempio Bill Gates che probabilmente stanco della sua tecnologia informatica, passa a dominare la sanità mondiale finanziando l’OMS, per costruire sieri sperimentali “salvatori del mondo”.
Critica e dispensa consigli in campo farmaceutico, ma non vi è traccia di qualche sua conoscenza del settore, se non la sua faccia doppiogiochista affarista.
L’importante è il potere del controllo e lo sa bene un altro mega miliardario filantropo dal nome di Georg Soros che con la sua Open Society Foundation, sono il fulcro della sovversione nella maggior parte dei paesi del mondo, e per questo, bandita ed espulsa in questi Stati.
Enormi quantità di denaro, usate per interferire sulla realtà e verità dei fatti portando la massa delle menti umane, a blaterare di nuove forme di vita, confondendole e manipolandole.
Il loro limite però è quello di usare le macchine e se ne sono accorti perché la vera informazione libera, usa l’emozione e il ragionamento fuori dai vari “frames” e non è essa controllabile.
Allora eccoli a Forum di Davos proporre di creare una fusione tra la macchina e l’intelligenza umana, in una modalità di aiuto vicendevole.
Ed ecco che dal palco osceno di Davos, lo zio Bill lancia la sua sfida: “L’integrazione di questo rilevamento automatizzato più intelligente, combinato con l’esperienza umana per esaminare i casi limite e identificare falsi positivi e negativi e quindi reintrodurre tali risultati nei set di addestramento, ci consentirà di creare un’intelligenza artificiale con intelligenza umana incorporata”.
L’impegno di chi fa vera informazione non è proteggere gli interessi economici che rappresenta, ma quanto raccontare la verità osservando il principio di lealtà, senza paura della censura automatizzata di questi ciarlatani.
Andrea Caldart