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Home Cultura e società FREETOWN: da Parma a Freetown, in un libro il viaggio di Federico Monica nella capitale della Sierra Leone

FREETOWN: da Parma a Freetown, in un libro il viaggio di Federico Monica nella capitale della Sierra Leone

Tutto si stratifica e tutto si mischia in questa città complessa e dal nome meraviglioso e ingombrante. 

La terra della libertà: può esistere luogo più dolce? Forse no, ma quanto è rimasto oggi di quel sogno di libertà? Di quelle speranze? Quanto è stato spazzato via dal correre della storia, dalle tragedie che con cinica puntualità colpiscono questa gente, dalla necessità quotidiana di arrangiarsi, far giornata, sopravvivere? 

Daily life in the suburbs of Susan’s Bay community. Freetown, Sierra Leone, on 14 December 2014 Photo: UNMEER/Martine Perret

Freetown è nata nel 1787 per dare una terra a circa 400 schiavi liberati su impulso di una società benefica inglese, Freetown, la città della libertà, oggi conta circa un milione e mezzo di abitanti. A

ffacciata sull’Oceano Atlantico, alle spalle le colline ricoperte di foresta tropicale, è una città la cui storia permea ogni piazza, via, strada, lamiera o mattone. 

E se il genius loci di questa città dell’Africa occidentale, capitale della Sierra Leone, si nascondesse nelle voci di ieri e di oggi, che accompagnano l’autore tra strade sterrate, case abbarbicate alle colline, alberi secolari, slum e spiagge? Un passato di schiavi liberati, rivoluzionari, lotte e sogni, un presente di ex soldati bambini, missionari, carcerati, infermiere, volontari, giornalisti… Uomini e donne. Persone e storie. 

L’architetto e urbanista parmense Federico Monica, specializzato in insediamenti urbani dell’Africa sub sahariana compone un ritratto di Freetown che mette insieme storia, strade e presente, tra contraddizioni, dolori e speranze. 

Lo fa attraverso le pagine e le mappe del libro in uscita a fine novembre per OGzero, realtà editoriale torinese nata nel 2016 e che con Freetown continua il percorso attraverso LE CITTA’ VISIBILI.

Dopo Gerusalemme e Nairobi, è dunque il momento di Freetown. Come tutti i volumi della collana, la sezione africana è affidata alla cura, guida e selezione di Angelo Ferrari, giornalista e scrittore africanista molto attento alle manifestazioni sociali, politiche e culturali del continente. 

Un libro arricchito da mappe interattive, curate da Luigi Giroldo, attraverso le quali i percorsi tra le vie di Freetown prendono vita: una guida che ci racconta la quotidianità, le immagini e le storie della città della libertà.

Freetown è un continuo work in progress e, come tutti i progetti di OGzero – Orizzonti geopolitici, la sua evoluzione è trasparente e visibile qui: https://ogzero.org/studium/freetown.

Un modo per coinvolgere il lettore nel fascino, la fatica e la bellezza di un progetto editoriale.

LE CITTÀ VISIBILI

Letture dei luoghi del mondo diverse dalle guide turistiche o dai saggi di sociologia e antropologia urbana. 

LE CITTÀ VISIBILI vuole essere un modo per scendere nelle strade e nelle piazze di città e metropoli per raccontare esperienze, riletture e interpretazioni di chi quei luoghi li abita, li conosce e li ama e per questo motivo li sa osservare in tutte le loro contraddizioni, tra bellezze e diseguaglianze.

LE TAPPE

2022

aprile – Gerusalemme, di Eric Salerno;

settembre – Nairobi, di Freddie del Curatolo;

dicembre – Freetown, di Federico Monica;

2023

febbraio – Bangkok, di Max Morello;

settembre – Lusaka, di Diego Cassinelli;

dicembre – Istanbul, di Murat Cinar;

2024

Bamako – di Elvira Pietrobon;

Pechino – di Sabrina Moles;

Beirut – di Lorenzo Forlani;

Chongqing – di Alessandra Colarizzi-

L’AUTORE

Federico Monica è architetto e dottore di ricerca in pianificazione urbana si occupa da oltre dieci anni di analisi della città e degli insediamenti informali in Africa subsahariana. 

È consulente per ong e organismi internazionali sui temi legati allo sviluppo urbano e alla pianificazione partecipata, è responsabile di Placemarks-Africa e dello studio Taxibrousse, specializzato in progetti architettonici, infrastrutturali e ambientali per la Cooperazione Internazionale. 

Ha realizzato progetti e ricerche in 15 paesi del continente africano, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative sui temi della città e delle trasformazioni territoriali in Africa subsahariana.

OGzero

Come un grande aeroporto in cui si incrociano rotte, persone e idee, OGzero è un hub di contenuti, autori, temi e sguardi che raccontano il mondo. 

Uno spazio web che guarda oltre i confini osservando correnti, influenze e conseguenze delle politiche globali di stati, corporation e movimenti, e che da queste crea progetti editoriali che propongono nuovi spunti e letture, con uno sguardo antiautoritario, senza modelli, pregiudizi o paraocchi ideologici. 

Punto di partenza è un’idea che, con il tempo, si arricchisce di punti di vista, voci e testimonianze, fino a sfociare in un libro, un ebook, un podcast, un video, un evento. 

Nato dall’idea dei curatori editoriali torinesi Chiara Biano e Adriano Boano, OGzero prende le mosse da Orizzonti Geopolitici, collana editoriale di Rosenberg & Sellier. 

Un progetto che si espande, si arricchisce di collaborazioni e voci fino a salpare per esplorare nuove rotte e orizzonti, sconfinando oltre il libro per andare a toccare altre forme di comunicazione, online e offline. 

“Come i gabbieri sulle acque puntiamo lo sguardo oltre, avvertiamo chi naviga con noi, non pretendiamo di salvarlo. Noi, autori, redattori, curatori, vogliamo lanciare spunti di riflessione, creare dibattito e proporre nuove rotte da seguire. 

Senza pretese intellettuali ma con grande urgenza di conoscere, raccontiamo ai lettori un modo alternativo di interpretare la realtà geopolitica globale.” – Chiara Biano e Adriano Boano.

Redazione

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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