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Home Cultura e società “L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: L’ergastolo ostativo

“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: L’ergastolo ostativo

Nelle ultime settimane si è sentito (e si sente, tutt’ora) parlare di ergastolo ostativo.

Ma in cosa consiste e quali sono le differenze con l’ergastolo “classico”?

Questa settimana cercheremo, senza entrare nel dibattito politico in atto, di fornire qualche chiarimento al riguardo ai nostri lettori.

L’ergastolo ostativo la potremmo definire una forma aggravata di ergastolo al quale sono sottoposti coloro che sono condannati per reati particolarmente gravi.

Esso fu voluto da Giovanni Falcone per contrastare con maggiore efficacia le associazioni mafiose.

Con l’ergastolo ostativo si impedisce al condannato di poter accedere ai benefici che possono essere richiesti da coloro che sono stati condannati all’ergastolo.

Vi è, però, una deroga al sistema più rigido previsto per l’ergastolo ostativo.

Il condannato può accedere ai benefici previsti per l’ergastolo semplice (benefici quali, ad esempio, la possibilità di uscire dal carcere dopo dieci anni di pena scontata, permessi premio sempre dopo dieci anni di pena scontata, semilibertà dopo venti anni di carcere, libertà vigilata, liberta per buona condotta, ecc.) qualora collabori con la giustizia oppure la sua collaborazione sia divenuta impossibile.

Al riguardo si è espressa la Corte Costituzionale stabilendo che è illegittimo subordinare la possibilità di accedere a particolari benefici alla collaborazione con la giustizia.

Pertanto, è stato previsto che anche il condannato al carcere ostativo che non sia un collaboratore di giustizia può ottenere alcuni benefici, purchè:

1)abbia scontato almeno 30 anni di pena;

2)dimostri di non aver più collegamenti con la criminalità organizzata;

3)provi di aver risarcito integralmente i danni provocati dalle vittime oppure che sia impossibilitato a pagare qualsiasi richiesta risarcitoria per le condizioni economiche nelle quali verte.

Quello appena delineato è lo scenario attuale.

L’8 novembre 2022 si riunirà la Corte Costituzionale per valutare il decreto legge approvato dal governo sull’ergastolo ostativo. Vedremo cosa succederà.

Avv. Emilio Graziuso Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.

Presidente Nazionale Associazione “Dalla Parte del Consumatore

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