Allergie: Se le membrane mucose del naso, dei polmoni o dell’intestino hanno delle perdite “leaky gut”, le sostanze come polline delle graminacee, peli degli animali, conservanti o aromi contenuti del cibo entrano nel sangue o nel sistema linfatico attivando il sistema immunitario, quindi la pelle è soggetta a prurito, il naso cola, gli occhi lacrimano e le vie respiratorie possono ostruirsi.
Dopo una sensibilizzazione iniziale si formano gli anticorpi (IgE) sulla superficie dei mastociti (cellule immunitarie), pertanto quando si entra nuovamente in contatto con l’allergene , quest’ultimo si lega direttamente agli anticorpi IgE, si attivano i mastociti che rilasciano sostanze messaggere , come l’istamina, che attivano l’infiammazione .
L’interazione tra la flora e la mucosa intestinale può essere disturbata da differenti fattori come additivi alimentari, aromi, conservanti, uso eccessivo di alcol, caffè o tè, assunzione costante di farmaci (antibiotici, antidolorifici, cortisone) che possono influenzare negativamente la flora intestinale.
Anche lo stress persistente e le malattie croniche come il morbo di Chron o la colite ulcerosa sono considerati fattori scatenanti.
Per trattare o prevenire le allergie, la mucosa intestinale infiammata e danneggiata deve essere ripristinata.
Gli Omega 3 per aiutare con le allergie
Notevoli studi scientifici dimostrano che l’integrazione con gli acidi grassi omega 3, EPA e DHA, può migliorare la salute dell’organismo e in particolare quella intestinale e aiutare con le allergie.
Un alto indice di omega -3, si raccomanda l’assunzione regolare di 2000-4000 mg di omega-3 EPA/DHA nel caso di patologie infiammatorie intestinali, aumenta la varietà dei batteri intestinali “buoni” riducendo l’infiammazione.
E’ importante precisare che la sola somministrazione di acidi grassi omega-3 non può guarire il sistema intestinale, ma rappresenta un valido aiuto anche per le manifestazioni allergiche.
Si sottolinea, inoltre, l’importanza anche di altri micronutrienti come rimedio per le allergie e le infiammazioni, come lo zinco, che stabilizza la membrana dei mastociti impedendo il rilascio dell’istamina.
Anche il calcio stabilizza la membrana cellulare riducendo il rilascio di istamina.
Affinché il metabolismo del calcio funzioni adeguatamente sia importante un livello sufficiente di magnesio.
Infine, la vitamina C aumenta la velocità di scomposizione dell’istamina, riducendone i tempi d’azione.
Dottssa Simona Marcassoli – Biologa Nutrizionista
